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 2014  settembre 03 Mercoledì calendario

CALCIO, LA PREMIER VALE TRE SERIE A

La sessione estiva del calciomercato 2014-15, conclusasi lunedì sera alle 23, ha confermato la debolezza economica della Serie A rispetto alle altri grandi leghe europee. Secondo i dati raccolti dal sito Transfermarkt le 20 squadre partecipanti al massimo campionato di calcio nazionale hanno investito nell’acquisto di nuovi calciatori 323,37 milioni di euro, circa un terzo rispetto agli 1,05 miliardi di euro spesi dai club della ricca Premier League inglese e 157 milioni di euro in meno della Liga spagnola (480,63 milioni investiti), dove oltre al Real Madrid e al Barcellona (il primo e il terzo club nella classifica europea dei ricavi) è tornato ad investire in modo imponente anche l’Atletico Madrid. I «colchoneros» di Diego Simeone, campioni di Spagna e vicecampioni d’Europa, si piazzano infatti al quinto posto tra i club che hanno investito di più. Grazie anche ai proventi realizzati con la cessione al Chelsea di Roman Abramovich del bomber Diego Costa e del difensore Felipe Luis (48,4 milioni la plusvalenza realizzata sulle due uscite) l’Atletico è stato in grado di mettere a segno colpi di mercato per complessivi 110 milioni, una decina di milioni in meno rispetto a quanto speso dai rivali del Real Madrid, che hanno investito circa 120 milioni, di cui 80 solo per rilevare dal Monaco il giovane attaccante colombiano James Rodriguez, assistito dal superprocuratore Jorge Mendes (si veda l’inchiesta su Milano Finanza in edicola). Ma la parte del leone sul mercato l’hanno fatta i club della Premier. Grazie al flusso di denaro garantito loro dai ricchi contratti per la commercializzazione dei diritti tv, dall’avere a disposizione stadi sui quali fare leva per poter aumentare i propri ricavi e su un appeal maggiore rispetto ai club italiani nei confronti dei grandi sponsor, le squadre inglesi sono state in grado di tenere testa alle due grandi di Spagna. Il Manchester United, che nelle settimane scorse ha siglato un contratto milionario con Adidas (che dal 2015-16 girerà ai Red Devils quasi 100 milioni a stagione) ha messo a disposizione del nuovo allenatore Louis Van Gaal un budget per il mercato di circa 151 milioni (i 193 spesi, cui fanno fronte i 41,7 incassati). Ma chi pensa che questo porterà uno squilibrio nei conti del club controllato dalla famiglia Glazer rischia di prendere una cantonata. La plusvalenze realizzate, prevalentemente grazie alle cessioni del giovane attaccante Welbeck, finito all’Arsenal, dovrebbero consentire di bilanciare gli ammortamenti legati agli investimenti in nuovi campioni, tra cui l’ex madrilista Di Maria (pagato 75 milioni), mentre gli ingaggi risparmiati grazie all’addio degli ultimi veterani dell’epopea di sir Alex Ferguson (Vidic, Ferdinand, Nani, Evra, Giggs) hanno permesso al club di permettersi senza troppi patemi l’ingaggio di Radamel Falcao, cui sarà garantito lo stesso ingaggio che prendeva al Monaco e pari a 12 milioni di euro netti.
Andrea Di Biase, MilanoFinanza 3/9/2014