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 2014  agosto 30 Sabato calendario

LA GP DI GNUTTI JR TRAVOLTA DAL FISCO

Perdere contro il fisco può fare malissimo. Ne sa qualcosa Thomas Gnutti, figlio Emilio Gnutti. Qualche giorno fa ha rimandato a nuovo la perdita di oltre 144 milioni segnata nel 2013 dalla Gp Finanziaria, che si aggiunge ai 23 milioni di passivo portati a nuovo. La società, un tempo crocevia degli affari di papà, è stata messa in liquidazione proprio lo scorso anno e il disavanzo si deve a oltre 141 milioni di accantonamento per rischi. Tutto nasce nel 2009 quando l’Agenzia delle Entrate contesta una sanzione a Gp di oltre 121,1 milioni per Ires relativa al 2006, evidenziando un’indebita deduzione di costi. La società di Gnutti impugnò l’accertamento davanti alla commissione tributaria, ma il giudice di primo grado respinse il ricorso. Gnutti senior non s’arrese e fece appello, accolto solo in parte, e ricorse infine in Cassazione. Come se non bastasse, alla fine dello scorso anno le Entrate hanno contestato una maggiore imposta Ires e sanzioni per oltre 6,5 milioni, questa volta relativamente al 2007. Gnutti ha cercato di transare, ma il procedimento di adesione ha avuto esito negativo ed è partito l’ennesimo ricorso. «Per effetto di tutto quanto sopra esposto», spiega Gnutti junior nella relazione sulla gestione, «il liquidatore ha ritenuto opportuno accantonare a fondo rischio 142 milioni a integrale copertura delle somme richieste dalle Entrate, per le quali l’agente della riscossione ha iniziato le procedure mirate alla sua tutela e riscossione». Gnutti figlio, comunque, si dice fiducioso di raggiungere un accordo tombale col fisco, anche grazie alle banche che saranno ristorate di oltre 85 milioni di crediti mediante la liquidazione del patrimonio, tra cui figurano immobili per 33,3 milioni, titoli Mps per 4,6 milioni ed Enel per 3,8 milioni. Ma a dubitare è il revisore Mazars che sostiene di non essere in grado di esprimere un giudizio sul bilancio 2013 poiché «permangono molteplici significative incertezze circa la possibile gestione positiva della crisi d’impresa, che fanno sorgere dubbi significativi circa l’esito della liquidazione».
MilanoFinanza 30/8/2014