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 2014  agosto 29 Venerdì calendario

APPUNTI PER GAZZETTA - IL CONSIGLIO DEI MINISTRI DISCUTE DI GIUSTIZIA E SBLOCCAITALIA


REPUBBLICA DELLE 20.00
ROMA - "Offesi da Economist? Non esageriamo. Non ci offendiamo perché facciamo un lavoro serio". Carrellino con gelataio al seguito, nel cortile di Palazzo Chigi, Matteo Renzi sceglie l’ironia per replicare alla copertina del settimanale inglese. "Se volete assaggiare un po’ di vero gelato italiano, ve lo offro volentieri - ha detto sorridendo a giornalisti e operatori e mangiando lui stesso un cono - potete rompere gli argini".

E’ il fuoriprogramma che chiude il consiglio dei ministri durato due ore e mezza, con all’ordine del giorno il decreto sblocca-Italia e la riforma della Giustizia. E’ il secondo fronte quello più delicato e dove si sono registrate le tensioni maggiori all’interno della maggioranza, tra Pd e Ncd. Prima dell’inizio dei lavori era stato il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, a rassicurare sui contenuti discussi nella riunione dell’esecutivo: ci sono sia pacchetto civile sia penale.

E nella conferenza di presentazione del premier attese confermate. Una vera e propria "rivoluzione", che passa dal dimezzamento dell’arretrato della giustizia civile, dalle nuove norme sul falso in bilancio e sulla prescrizione, alle norme sulle responsabilità civile dei magistrati secondo il principio di "chi sbaglia paga", fino alla delega sulle intercettazioni. Matteo Renzi presenta così, in sintesi, il pacchetto giustizia varato dal consiglio dei ministri.

Si parte dal decreto legge "per il dimezzamento dell’arretrato del processo civile". Poi appunto "falso in bilancio, prescrizione, responsabilità civile, delega al Parlamento per le intercettazioni". Il principio è che "è consentita l’intercettazione al magistrato, ma ciò che non riguarda l’oggetto del reato deve esssere pubblicato con grande attenzione. Non immaginiamo sanzioni penali. Non vogliamo mettere il bavaglio, ma non si deve ledere la privacy delle persone". E sul punto Renzi conferma un confronto con i direttori dei giornali.

Il decreto sblocca-Italia. L’altro provvedimento principale all’esame dell’esecutivo è il cosiddetto decreto sblocca-Italia. "Dieci miliardi in 12 mesi" dice Renzi, con all’interno misure urgenti per l’apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l’emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive.

Anche su questo provvedimento nelle ultime ore si sono registrate fibrillazioni tra il premier Matteo Renzi e il ministro Maurizio Lupi, in relazione alle coperture. Mentre

REPUBBLICA.IT DELLE 21.00
ROMA - "Offesi da Economist? Non esageriamo. Non ci offendiamo perché facciamo un lavoro serio". Carrellino con gelataio al seguito, nel cortile di Palazzo Chigi, Matteo Renzi sceglie l’ironia per replicare alla copertina del settimanale inglese. "Se volete assaggiare un po’ di vero gelato italiano, ve lo offro volentieri - ha detto sorridendo a giornalisti e operatori - potete rompere gli argini" (FOTO).
E’ il fuoriprogramma che chiude il consiglio dei ministri durato due ore e mezza, con all’ordine del giorno due piatti forti: il cosiddetto decreto sblocca-Italia e la riforma della Giustizia. E’ il secondo fronte quello più delicato e dove si sono registrate le tensioni maggiori all’interno della maggioranza, tra Pd e Ncd. Ma già prima dell’inizio dei lavori era stato il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, a rassicurare sui contenuti: ci sono sia il pacchetto civile che quello penale.
Attese confermate nella conferenza di presentazione del premier. Una vera e propria "rivoluzione", - la definisce Renzi - che passa dal dimezzamento dell’arretrato della giustizia civile, dalle nuove norme sul falso in bilancio e sulla prescrizione, alle norme sulle responsabilità civile dei magistrati secondo il principio di "chi sbaglia paga", fino alla delega sulle intercettazioni e al dimezzamento della pausa estiva per i tribunali. E’ questo, in sintesi, il pacchetto giustizia varato dal consiglio dei ministri.
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Si parte dal decreto legge "per il dimezzamento dell’arretrato del processo civile" e la riduzione tempi (un anno in primo grado). Poi appunto "falso in bilancio, prescrizione, responsabilità civile, delega al Parlamento per le intercettazioni". Il principio - sottolinea il presidente del Consiglio - è che "è consentita l’intercettazione al magistrato, ma ciò che non riguarda l’oggetto del reato deve esssere pubblicato con grande attenzione. Non immaginiamo sanzioni penali. Non vogliamo mettere il bavaglio, ma non si deve ledere la privacy delle persone". E sul punto Renzi conferma un confronto con i direttori dei giornali.
Ridurre i contenziosi. Al ministro Orlando il compito di spiegare nel dettaglio i provvedimenti. Sulla giustizia civile l’obiettivo annunciato è "degiurisdizionalizzare la domanda di giustizia, cioè togliere ciò che non è strettamente necessario davanti al giudice". Dunque, divorzi e separazioni davanti ad altra autorità laddove siano consensuali. Agevolare l’attività di negoziazione tra parti con incentivi sempre senza passare davanti al giudice. Disincentivare le cause temerarie, così da garantire processi più rapidi. Rinforzare il tribunale delle imprese e delle famiglie.
Stop alla prescrizione. Interrompere la prescrizione al primo grado di giudizio: questo - spiega Orlando - disincetiverà le condotte dilatorie. Ma ci dovrà essere una grande capacità di guardare a che si giunga all’appello entro due anni". "Sul processo penale, invece, - continua il ministro - abbiamo scelto di intervenire per snellire l’iter che porta al giudizio finale attraverso interventi sull’udienza preliminare e sui passaggi processuali, e con processi che mirano a razionalizzare il ricorso in appello su cui c’è una delega"
Responsabilità civile delle toghe. "Non c’è più un filtro" che si era trasformato "in un tappo" impedendo una valutazione di merito. Così Orlando presenta la principale novità della responsablità civile dei magistrati. La responsabilità resta "indiretta", ha spiegato. "Si rafforza l’automatismo della rivalsa nel momento in cui c’è una condanna nei confronti dello Stato" e c’è "un aumento della rivalsa sul magistrato dal 30 al 50 per cento" dello stipendio.
Contrasto alla criminalità economica. Torna anche il falso in bilancio. "In una fase come questa di crisi, aumenta il rischio di infiltrazione di capitale illeciti. Per questo - sottolinea Orlando - nella riforma abbiamo pensato alla introduzione e reintroduzione di autoriciclaggio e falso in bilancio".
Punto di equilibrio. Manca, come noto, la parte relativa al Csm. "Non è stata abbandonata, ma è solo in attesa di un’interlocuzione con il nuovo Consiglio", chiarisce Orlando. Che in conclusione sottolinea "Abbiamo raggiunto un punto di equilibrio su un tema importante, sul quale nel passato abbiamo vissuto una storia assai diversa".

DECRETO SBLOCCA-ITALIA
MILANO - Infrastrutture, appalti, banda larga e risposte ai sindaci. Sono questi i cardini del decreto legge "sblocca-Italia" presentato dal premier, Matteo Renzi, al termine del Consiglio dei Ministri che ha trattato anche della riforma della giustizia. Dopo il rito del gelato, il premier ha illustrato in linea di massima i provvedimenti inaugurando il nuovo claim "passo dopo passo", riferimento del programma dei mille giorni.

"Lo sblocca-Italia nasce per risolvere i problemi burocratici", ha esordito il premier, ricordando che al vertice Ue del 6 ottobre il tema sul tavolo sarà la crescita.
Ecco l’elenco dei contenuti principali elencati dal premier, inseriti "in 50 articoli", ha poi specificato il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi:

Sblocco opere finanziate e semplificazione

Alta velocità. Per alcune grandi opere, ha detto Renzi, "come l’alta velocità Napoli-Bari o la Palermo-Messina-Catania", la partenza dei lavori è "anticipata dal al 2015". Per la prima opera ci sono 4,1 miliardi già stanziati (su 6,7 miliardi di valore totele totali), la
seconda vale 5,2 miliardi, ha specificato entrando nel dettaglio degli interventi Lupi. "La grande novità è che i cantieri devono aprire per queste due opere il 1° novembre 2015, data entro la quale non solo devono esser appaltate le opere, attraverso la nomina di commissario con poteri straordinari dell’ad del gruppo Fs", Michele Mario Elia. Ancora, sono sbloccati 4,6 miliardi per "cinque investimenti aeroportuali" (Malpensa, Fiumicino, Firenza, Genova e Salerno). "Abbiamo facilitato l’accesso alla defiscalizzazione delle opere, abbassando da 200 a 50 milioni il tetto per cui opere strategiche vi possono accedere", ha detto ancora Lupi.

I comuni. "Le 1617 mail ricevute dai sindaci", ha detto ancora Renzi, "ricevono risposta. Le richieste erano principalmente: ’dammi spazio nel patto di stabilità’, e diciamo sì. ’Dammi denari’, e se riesco te li do subito. ’Aiutami perché ho la sovrintendenza che blocca dei lavori’ e ci impegniamo a convocare una conferenza dei servizi per sbloccare la situazione".

Cantierabilità

Altre opere. Renzi ha poi aggiunto 3,9 miliardi per le opere pubbliche cantierabili "a strettissimo giro", di cui 841 milioni dal fondo revoche del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e 3 miliardi 48 milioni dal Fondo di coesione e sviluppo. Il criterio è stato quello della "priorità dei grandi nodi metropolitani e logistici", ha spiegato Lupi. I fondi sono condizionati: i cantieri dovranno aprire entro date certe a dieci mesi dall’approvazione del decreto (le opere sono divise in lotti che devono partire entro il 31 dicembre 2014, il 30 giugno 2015 o il 31 agosto 2015). La Linea C di Roma, il passante ferroviario di Torino e la sua metropolitana, la metrotramvia di Firenze, la metropolitana di Napoli, il quadruplicamento della ferrovia Lucca-Pistoia, il ponte di collegamento tra Fiumicino e l’Eur a Roma sono le altre opere citate da Lupi insieme agli assi ferroviari strategici che hanno bisogno di risorse per proseguire i lavori: Brennero, Terzo valico e Alta velocità del Veneto.

Autostrade. Con questo punto si chiede l’attivazione di risorse di privati, ha spiegato Lupi. Per il premier Renzi, ci sono "10 miliardi da sbloccare nei prossimi 12 mesi" attraverso la revisione ed eventualmente la "proroga di concessioni".

Altri interventi

Banda larga. Sul punto, il premier ha parlato di "incentivi per estendere la rete", mostrando una slide che indica un "credito d’imposta del 50%". Il ministro Guidi ha quindi aggiunto la defiscalizzazione delle "aree bianche", per portarvi le infrastrutture di Tlc anche se ’non convenienti’ per il mercato.

Gas. Il presidente del Consiglio ha poi parlato del gasdotto Tap, che va dall’Azerbaijan alla Puglia passando per l’Adriatico: "Il 20 settembre sarò a Baku per il via libera al Tap, che oggi, per il combinato disposto della via e del decreto legge, è definitivamente sbloccato".

Edilizia. La norma sulle progettazioni tecniche si adegua alle prescrizioni dell’Europa. "Il provvedimento che tocca tutte le famiglie", ha spiegato Lupi, "è semplicissimo: le ristrutturazioni in casa propria non avverranno più con un’autorizzazione edilizia, ma con una semplice comunicazione al Comune". Il ministro dell’Economia, Padoan, ha aggiunto che per il comparto ci ci sono norme per facilitare l’attività delle socità di gestione immobiliare in Borsa.

Cdp. "Modifichiamo le norme della Cassa depositi e prestiti, che a questo punto avrà regole come gli altri Paesi europei", ha detto Renzi. "Estensione della garanzia per investimenti alle imprese", il titolo della relativa slide. Il ministro dell’Economia, Padoan, ha parlato di "ampliamento delle capacità" della cassa.

Agroalimentare. Nel decreto, si prevede la realizzazione di un segno distintivo unico per le produzioni agroalimentari Made in Italy, anche in vista di Expo 2015, e un potenziamento degli strumenti di contrasto all’Italian sounding nel mondo. Sul piano della competitività si punta alla creazione di piattaforme logistico-distributive all’estero, al rafforzamento degli accordi con le reti di distribuzione, alla valorizzazione e tutela delle certificazioni di qualità e di origine dei prodotti. "Stimiamo di avere un aumento di un punto del Pil nel prossimo biennio con le aziende esportatrici", ha spiegato poi il ministro dello Sviluppo, Guidi.

Cassa in deroga. Nel dl c’è spazio per un rifinanziamento di 728 milioni degli ammortizzatori sociali in deroga, "che porta la dotazione complessiva a 1,72 miliardi: 320 milioni in più di quanto stabilito nella legge di Stabilità 2014", aggiunge il Ministero del Lavoro. La copertura da "interventi non decollati" e dalle risorse ministeriali "per la formazione continua e in misura limitata dalle risorse da destinare ai fondi interprofessionali".

Ambiente. Per la parte ambientale, come ha spiegato il ministro Galletti, "il decreto è ricco" e comprende la sistemazione delle norme sul dissesto idrogeologico e le terre e rocce da scavo.

Il provvedimento sblocca-Italia arrivato in Cdm, è figlio di aggiustamenti fino all’ultimora ed è stato snellito in maniera consistente dopo l’incontro della vigilia tra il ministro delle Infrastrutture, Lupi, il premier Renzi e il titolare delle Finanze, Padoan. Da quest’ultimo è arrivato l’altolà alle spese eccessive, e ne è emrso un provvedimento ’a costo zero’ fatto di snellimenti burocratici e spostamento delle risorse già disponibili. In conferenza stampa, però, Padoan ha rivendicato l’importanza di "cambiare le leggi per avere un impatto sugli investimenti", citando il caso del miliardo di mini-bond emessi grazie alle norme approvate dal governo.

I rinvii

Ecobonus. Uno dei provvedimenti che Maurizio Lupi puntava a confermare (65% di detraibilità per l’efficientamento energetico) va verso l’estensione nella legge di Stabilità, con "l’impegno" di Renzi, "insieme a vari interventi". Dalle slide, emerge anche una voce di "facilitazioni per gli impianti di riscaldamento".

Appalti. La "rivoluzione" del codice dedicato verrà con un disegno di legge delega dedicato. "In Italia - ha spiegato Renzi - ci devono essere le stesse regole come ci sono in Europa. L’Italia ha il vezzo di peggiorare quello che prevede la legislazione europea. L’Europa in questo caso ci aiuta, non ci penalizza. Trovo questa norma rivoluzionaria".

Sparisce dall’elenco presentato dal governo il tema delle partecipate di Stato, che secondo il lavoro del Commissario alla spending review, Carlo Cottarelli, sono destinate a una netta sforbiciata. "Lo affronteremo in maniera organica nella Stabilità", ha spiegato sul punto il sottosegretario Delrio. Rispetto alle attese, anche l’incentivo fiscale per chi compra casa per affittarla a canone concordato non risulta nel provvedimento. Anch’esso, come Ecobonus e partecipate, finirà sul tavolo per la Stabilità.

(29 agosto 2014)

REPUBBLICA.IT DELLE 19.15
ROMA - E’ durato due ore e mezza il consiglio dei ministri che dovrà licenziare il decreto sblocca-Italia e la riforma della Giustizia. E’ sul secondo fronte che si sono registrate le maggiori tensioni all’interno della maggioranza, tra Pd e Ncd. Prima dell’inizio dei lavori è stato il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, a rassicurare sui contenuti che saranno discussi nella riunione dell’esecutivo.
"Tutto pronto - ha detto Orlando". Porterete tutt’e due i pacchetti, quello sul civile e il penale, è la domanda dei cronisti. "Tutto", risponde il Guardasigilli. Nell’ordine del giorno - tra le misure relative alla Giustizia - un decreto legge per lo smaltimento dell’arretrato e la riduzione dei tempi del processo civile e 5 ddl tra cui uno sulla responsabilità civile dei magistrati, oltre a misure sulla prescrizione e processo penale.
Anche se non presente nell’ordine del giorno diffuso da Palazzo Chigi, secondo quanto si apprende, tra i punti in discussione dovrebbe esserci anche un disegno di legge delega per regolamentare le intercettazioni.
L’altro provvedimento principale all’esame dell’esecutivo è il cosiddetto decreto sblocca-Italia che contiene misure urgenti per l’apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l’emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive.
Anche su questo provvedimento nelle ultime ore si sono registrate fibrillazioni tra il premier Matteo Renzi e il ministro Maurizio Lupi, in relazione alle coperture. Sono stata invece rinviate le misure sulla scuola.