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 2014  agosto 29 Venerdì calendario

FAR WEST ALLA CENTRALE REATI AUMENTATI DEL 40%

Una persona indagata o arrestata ogni 6 ore. Una media di due denunce al giorno. L’emergenza sicurezza alla stazione Centrale di Milano è nei numeri. Si parte dai dati. Ufficiali, rilasciati dalla Polizia ferroviaria e relativi ai primi sette mesi dell’anno: 475 furti, 693 persone indagate a piede libero, 115 arrestate. Numeri sufficienti a giustificare l’esasperazione di chi con la stazione Centrale deve convivere. Eppure manca qualcosa. Non ci sono le risse tra sbandati, le richieste di elemosina. I dati, da soli, non riescono a dar conto della situazione di generale degrado che si respira in ogni anfratto della stazione. Dai mezzanini della metropolitana, dove per comprare un biglietto ai distributori automatici bisogna guardarsi dalle attenzioni dei rom appostati lì vicino, ai binari o ai parcheggi degli autobus. Ma soltanto lo scorso 13 agosto la Prefettura prende atto che qualcosa non va.
Una persona indagata o arrestata ogni 6 ore. Una media di più di due denunce al giorno. L’emergenza sicurezza alla stazione Centrale di Milano è nei numeri. Ma non solo. Si parte dai dati. Ufficiali, rilasciati dalla Polizia ferroviaria e relativi ai primi sette mesi dell’anno, dal primo gennaio al 31 luglio 2014: 475 furti, 693 persone indagate a piede libero, 115 arrestate. Numeri sufficienti a giustificare l’esasperazione di chi con la stazione Centrale deve convivere: chi vi abita vicino, chi ci lavora, chi ci transita ogni giorno per prendere il treno. Numeri che, in passato, erano stati ridotti del 40% grazie alla presenza fissa dei militari e forze dell’ordine: 10 poliziotti e 8 vigili urbani. Poi però sono arrivati i tagli alla sicurezza. Ora si è tornati a una situazione al limite che i dati, da soli, non riescono a fotografare. Perché non contemplano le risse tra sbandati, le richieste di elemosina ai limiti dell’aggressione, le attenzioni tutt’altro che benevole dei rom appostati vicino ai distributori automatici dei mezzanini della metropolitana. Né quelle dei tanti facchini abusivi vicino ai binari o ai parcheggi degli autobus in piazza Luigi di Savoia che, approfittando della buonafede della gente, estorcono soldi per un servizio il più delle volte imposto. Tutto già raccontato più volte da Libero. Tutte cose ormai note non solo ai cittadini, ma anche alle istituzioni. E allora eccolo, l’intervento delle istituzioni. Eccezionale, in risposta evidentemente a una situazione ritenuta grave. Lo scorso 13 agosto la Prefettura rilascia un comunicato stampa: «La zona della Stazione Centrale è stata nuovamente oggetto di attenzione da parte del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, non solo con riguardo agli aspetti legati alla tutela della sicurezza ma anche nell’ottica di una sempre più efficace lotta al degrado». E ancora: «Nessuna tolleranza per chi bivacca e arreca disturbo alla quiete, generando preoccupazione tra i cittadini: l’intera zona sarà bonificata attraverso l’allontanamento di ogni presenza anomala e continuerà ad essere sottoposta a serrati controlli antiborseggio e antiscippo». Risultato: un pattugliamento speciale della Centrale da parte di quarantacinque carabinieri. In un solo giorno 10 arresti per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio e otto persone fermate mentre guidavano ubriache o senza patente nei dintorni della stazione. Poi, però, tutto è tornato come prima. «Al Prefetto dico che non basta mandare i carabinieri una volta al mese per risolvere i problemi della stazione Centrale - dice Riccardo De Corato, vicepresidente del Consiglio comunale -. Quando c’era la precedente amministrazione avevo creato una task force dedicata esclusivamente alla stazione Centrale». Una ricetta che, allora, aveva funzionato: «Da quando ho istituito questa conferenza di servizi nell’agosto del 2009 la situazione è migliorata, tanto che nel 2010 secondo i dati dei ministeri dell’Interno e della Difesa i reati in stazione Centrale sono diminuiti del 40%», dice De Corato. Poi, però, anno dopo anno in stazione sono rimasti solo gli uomini della Polfer, che di certo non restano con le mani in mano: più di 2mila i servizi di vigilanza svolti, 1600 quelli antiborseggio in abiti civili. Quasi 6500 le persone controllate in sette mesi. Evidentemente non basta. «Serve riconvocare una task force speciale per la stazione Centrale, che si riunisca una volta alla settimana - dice De Corato - altrimenti l’area è destinata a restare in balia del degrado e della criminalità, come adesso».
Francesco Loiacono, Milano – Libero 29/8/2014