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 2014  agosto 29 Venerdì calendario

LA LAGUNA DEI SOLDI BUTTATI

Mostra che va, sovvenzione statale che viene. Anche quest’anno, inesorabile come il fisco e la morte, la Mostra del Cinema di Venezia presenta la solita parata di film realizzati grazie al denaro pubblico. Finita l’epoca di Riccardo Gualino, Carlo Ponti, Dino De Laurentiis, Goffredo Lombardo e Franco Cristaldi, che possiamo considerare a tutti gli effetti come i produttori vecchi fusti del cinema italiano del bel tempo che fu, l’attuale nouvelle vague cinematografara esibisce il volto impudico di chi vivacchia, in attesa di restituire (come purtroppo non sempre avviene) allo Stato il 70% di quanto ottenuto, succhiando migliaia di euro dalle ormai sgonfie mammelle del ministero dei Beni culturali. Nel passare in rassegna i film italiani che partecipano a quest’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, si fa prima a elencare le uniche due opere non supportate dallo Stato: Belluscone. Una storia siciliana di Franco Maresco, un falso documentario che si avvale della partecipazione di un autentico berlusconiano come l’ex senatore Marcello Dell’Utri, e La trattativa di Sabina Guzzanti, un film che ha l’ambizione di ricostruire i retroscena della (presunta) trattativa tra lo Stato e la Mafia. C’è però da aggiungere che se il ministero non avesse bocciato, causa lo scarso punteggio ottenuto dalla sceneggiatura, la richiesta della produzione de La trattativa di accedere ai contributi pubblici, l’unico film italiano a potersi fregiare del titolo di produzione indipendente a questo punto sarebbe stato Belluscone. Una storia siciliana. Tutte le varie sezioni che compongono la mostra veneziana sfoggiano infatti, immancabilmente, pellicole sovvenzionate. Tra i film in concorso troviamo l’atteso Pasolini del regista italo-americano Abel Ferrara, una coproduzione italo-francese messa in piedi dall’ex attrice Conchita Airoldi che ha ottenuto dal ministero 350.000 euro; Hungry Hearts di Saverio Costanzo, prodotto dalla Wildside dei golden boys renziani Mario Gianani (consorte della ministra Marianna Madia), Lorenzo Mieli, Fausto Brizzi e Marco Martani, e foraggiato con 250.000 euro; Il giovane favoloso di Mario Martone, biografia del poeta Giacomo Leopardi firmata dalla Palomar di Carlo Degli Esposti che, oltre a incassare una sovvenzione statale record (1.250.000 euro), ha potuto contare anche sui contributi finanziari di Rai Cinema, Fondazione Marche Cinema Multimedia-Marche Film Commission e delle regioni Marche e Lazio, e Anime nere di Francesco Munzi, epopea ’ndranghetista ispirata a un omonimo romanzo di Gioacchino Criaco prodotta, tra gli altri, dalla Babe Films di Fabio Conversi con i soldi del ministero (400.000 euro) e Rai Cinema. La sezione Orizzonti presenta invece due film entrambi sovvenzionati con 200.000 euro: Senza nessuna pietà dell’esordiente Michele Alhaique, un noir interpretato da Pier Francesco Favino e prodotto dalla Lungta Film di Maurizio Piazza con l’ausilio di Rai Cinema, e La vita oscena di Renato De Maria, tratto dall’autobiografia dell’ex cannibale Aldo Nove e ideato dalla Filmvision di Gianluca De Marchi. Nella sezione Biennale College Cinema, appositamente creata per finanziare lungometraggi a basso costo, spicca Short Skin di Duccio Chiarini, commedia sostenuta dai denari della Toscana Film Commission, mentre nella sezione che raggruppa le opere fuori concorso si distinguono Perez di Edoardo De Angelis, un film drammatico d’ambientazione partenopea (protagonista Luca Zingaretti) prodotto dallo stesso regista mettendo insieme i soldi del ministero (200.000 euro) e quelli della berlusconiana Medusa, Italy in a day. Un giorno da italiani di Gabriele Salvatore, antologia di videotestimonianze di italiani qualunque realizzata dall’Indiana Production Company di Fabrizio Donvito e Marco Cohen con l’apporto del ministero (350.000 euro) e Rai Cinema, e il documentario La zuppa del demonio di Davide Ferrario, prodotto dal regista in sinergia con Rai Cinema. Non mancano neppure nella sezione autonoma Giornate degli Autori, gestita dalle associazioni di categoria ANAC e 100 Autori, un paio di film sovvenzionati: I nostri ragazzi di Ivano De Matteo, un dramma familiare che la Rodeo Drive di Marco Poccioni e Marco Valsania ha prodotto servendosi del collaudato tandem ministero (450.000 euro) e Rai Cinema, e Patria di Felice Farina, film operaista finanziato tramite la società Nina Film (di proprietà dello stesso regista), il ministero (200.000 euro) e la Film Commission Torino Piemonte.
Franco Grattarola, Libero 29/8/2014