Roma – la Repubblica 29/8/2014, 29 agosto 2014
NASCE UNA BIMBA LA CHIAMANO ROMA
È nata il 12 febbraio scorso la prima bimba registrata all’anagrafe capitolina con il nome Roma. Figlia di una cameriera e di un grafico ha occhi castani e capelli biondi. «Siamo romani da 7 generazioni e per nostra figlia volevamo un nome importante — dicono i genitori —. La battezziamo a Trastevere e sogniamo una festa in piazza con Totti e Venditti. Corrado Guzzanti? Non può mancare».
Con un nome così la memoria corre immediatamente all’ultima festa scudetto di Totti e compagni al Circo Massimo. Era il 2001 quando Guzzanti e Venditti intonarono insieme sul palco “Grande raccordo anulare”. Elena Lupacchini, 22 anni, neutralizza immediatamente qualsiasi tentativo di ilarità circa una futura seconda gravidanza. «La canzone di Guzzanti non la conoscevo — assicura — sono andata a cercarla su Youtube dopo le prime battute degli amici. Ma per chi ci tenesse a saperlo, nonostante in famiglia siamo tutti romanisti, se farò un maschio di certo non si chiamerà Cupolone». Insomma, gli amanti della satira sono avvisati.
Perché scegliere un nome così inconsueto? «Non è frutto di un gioco — spiega la madre — io e mio marito (Norberto Merolla, 21 anni, ndr), l’abbiamo deciso nell’estate scorsa, quando ancora non sapevamo se fossi incinta di un maschio o di una femmina. Pensavamo a dei nomi femminili come Romana o Romina. Dopo un po’ mi son detta: perché non chiamarla Roma. È semplice e fortissimo allo stesso tempo».
Il risvolto di una storia che potrebbe risultare tanto leggera da suscitare sorrisetti divertiti in realtà è assolutamente serio. «La famiglia di mio marito questa bambina non l’ha voluta fin dal primo momento — confida Elena — e “Roma” racchiude tutta la forza che abbiamo avuto e che vorremmo avesse anche lei per superare le difficoltà della vita». Se diventa laziale? «Va bene lo stesso — afferma la madre — è comunque la prima bimba a portare il nome della sua città: me l’hanno detto all’anagrafe, dopo il parto al San Pietro».
Luca Monaco, Roma – la Repubblica 29/8/2014