Guido Olimpio, Corriere della Sera 28/8/2014, 28 agosto 2014
ARMI AI BAMBINI, L’IPOCRISIA DELL’AMERICA
Perché stupirsi se una bambina di 9 anni va al poligono di tiro. In tante parti d’America è una cosa normale. Come andare al Luna Park o alla spiaggia. L’Uzi al posto della bici. Poche settimane fa in Oklahoma c’è stato un appuntamento seguito da tanti appassionati delle armi da fuoco. Potevi sparare con tutto, cannoncini e mitragliatrici comprese. Ingresso gratis per i minori di 10 anni al seguito di mamma e papà. «Questo è un evento per famiglie, l’alcol è proibito», è stato l’avviso-monito degli organizzatori sempre attenti alla forma. Ancora. Altro Stato, il Nevada. Ad un paio di chilometri dallo Strip, la strada dove si affacciano i casinò, ci sono diversi negozi con sala di tiro inclusa. Arrivi e al botteghino hai il cartellone con i prezzi e i pacchetti in offerta. Sembrano gelati, invece sono mitragliette e revolver. Devi fare la coda, c’è sempre molta gente. Persone del posto e tanti turisti ai quali è permesso di provare anche una M60. Tutto si svolge in modo professionale, con gli assistenti che ti seguono e alla fine di regalano la maglietta più i tuoi bersagli traforati. È un grande mercato che non lascia nessuno fuori. La famosa National Rifle Association, quella che tutti definiscono la lobby delle bocche da fuoco, ha investito molto sui minori, i futuri clienti ai quali insegna a tirare. Corsi speciali, uno spazio nel museo in Virginia, consigli e prodotti. Le fabbriche hanno studiato armi dai prezzi abbordabili e sopratutto che non danno contraccolpo. Li vendono anche «in rosa», un colore che possa piacere alle bambine. L’idea, lanciata da una ditta della Pennsylvania nel 2008, si è rivelata un grande successo commerciale: quasi 80 mila i pezzi piazzati in tutti gli Stati Uniti. Ma dietro non c’è solo il commercio. Il piano è quello di allargare la base di consenso per l’Nra, un modo per reclutare adepti e fans delle carabine. Un piccolo esercito di piccoli da contrapporre a quanti vogliono mettere dei limiti alla vendita dopo i massacri a ripetizione in scuole e luoghi di lavoro. In particolare dopo la strage dei bimbi alle elementari di Newtown falciati dal fuoco del killer di massa Adam Lanza. Campagne viste come la peste da chi adora le doppiette e le copie dei mitra. Allora il rimedio è insegnare a figli e nipotini che in casa ci sarà sempre bisogno di un’arma e dunque è bene saperla usare. A qualsiasi costo.