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 2014  agosto 28 Giovedì calendario

I GRANDI VECCHI CON TANTA VOGLIA DI VINCERE

Uno dei colpi migliori, forse, lo ha messo a segno l’Inter: Nemanja Vidic, croato, classe ’81, un passato glorioso alle spalle. Parametro zero dal Manchester, un colosso per la difesa di Mazzarri. Ecco, questa è la fotografia del calcio italiano, squattrinato e senza idee. Da noi arrivano giovanotti stagionati, possibilmente gratis. Più che un Paese per vecchi, siamo diventati, almeno secondo qualcuno, un Paese per “scarti”. Un po’ come i Cosmos ai tempi di Beckenbauer e Chinaglia, o del grande Pelè, ma lì si prendevano i dollari, qui pochi spicci. Altri Vidic per la serie A 2014/2015? Ashley Cole (’80) e Keita (’80) per la Roma, Patrice Evra (’81) per la Juve, Diego Lopez (’81) per il Milan. Tutti grandi campioni che adesso non vogliono dimostrare di essere ex. Basterà? Forse. Viene quasi da piangere quando, ad inzio degli anni ’80, gli stranieri sceglievano solo l’Italia: Zico, Platini, Falcao, Rummenigge, Socrates, poi Maradona. Può bastare. Il campionato italiano, almeno, si fa forte per gli investimenti su qualche giovane preso qua e là. La Juve, ad esempio, qualche soldo l’ha voluto spendere per il gioiellino del Real Madrid, Alvaro Morata (’92), bomber in divenire, ora infortunato. Yann M’Vila (’90), Gary Medel (’87) sono gli under 30 dell’Inter, il secondo si è messo in evidenza al Mondiale con la Colombia, il primo nel giro della nazionale francese di Blanc. Il Napoli ha scelto la strada del rischio, andando su calciatori affidabili ma non al limite della pensione: Michu (’86), Jonathan de Guzman (’87), Kalidou Koulibaly (’91). Acquisti per intenditori, staremo a vedere. La Fiorentina, sempre con il peso del tormentone Cuadrado sulle spalle, ha scelto Marko Marin (’89), ripudiato da Mourinho, e José Basanta (’84), nazionale argentino, reduce da un buon Mondiale. Un altro nuovo straniero del campionato italiano lo ha preso il Genoa, Tomas Rincon (’88), mediano del Venezuela con un passato in Bundesliga. La Roma, che ha investito molto sugli affidabili per la Champions, ha speso molto per un giocatore come Iturbe, straniero ma non nuovo del campionato italiano, e su Salih Uçan (’94), che arriva dal Fenerbahce e di lui si parla un gran bene (risalgono a gennaio scorso gli arrivi di Antonio Sanabria (’96) e Leandro Paredes (’94)). La Lazio ha preso - a detta di tutti - il miglior difensore dell’ultimo campionato del mondo, l’olandese Stefan de Vrij (’92) e la Juve, sempre a proposito di stranieri giovani, ha chiuso per Kingsley Coman (’96), talento francese del Psg. Non poteva mancare nel nostro campionato, “il Messi della Georgia”, Giorgi Chanturia, (’93), lo ha preso il Verona, che spera in un altro Iturbe. Ci sono dei calciatori dai quali ci si aspetta molto. Sono molto giovani, intorno ai vent’anni, e proprio su di loro si basa il futuro del nostro calcio, almeno per quel che riguarda la Nazionale. Uno ce l’ha la Lazio, si chiama Danilo Cataldi, classe ’94, ex Primavera con una stagione di ottimo livello in B a Crotone, l’altro è Federico Bernardeschi, pure lui vent’anni, l’ha riscattato la Fiorentina e lo scorso anno, come Cataldi, ha fatto la fortuna del Crotone. Da tenere d’occhio Marco Benassi, (’94 Torino), Andrea Belotti (’93 Palermo), Leonardo Spinazzola (’93 Atalanta) e Hachim Mastour (italiano, nonostante il cognome non lo evidenzi, ’98 Milan).