Il Messaggero 28/8/2014, 28 agosto 2014
MIGRANTI, OLTRE NOVE MILIONI AL MESE LA CIFRA SPESA DAL GOVERNO
Dall’inizio dell’anno, secondo stime dell’Unhcr, sono stati 1.889 i migranti morti nel Mediterraneo mentre cercavano di giungere in Europa, 1.600 dei quali da giugno. Anche per impedire queste tragedie, ed esercitare un controllo più efficace dei flussi migratori, il 18 ottobre scorso è scattata l’operazione militare umanitaria italiana Mare Nostrum, costituita in gran parte da uomini e mezzi della Marina militare, ma alla quale concorrono anche le altre Forze armate e di polizia. L’impegno dell’Italia in questo senso è stato enorme, ed ha consentito il salvataggio di migliaia di persone, che altrimenti sarebbero morte.
I SOCCORSI
Dall’inizio dell’operazione sono stati salvati da tutte le unità che compongono il dispositivo e dalle navi mercantili 115.420 migranti, di cui 74.589 recuperati a bordo delle navi della Marina militare. Le forze dell’ordine italiane hanno anche effttuato un grande lavoro di individuazione degli scafisti, che in più di un caso si sono macchiati di crimini orribili, uccidendo i migranti a colpi di bastone o gettadoli in mare. Nove, nel corso delle oeprazioni, sono stati gli abbordaggi di navi, quattro le navi madre catturate e 271 gli scafisti fermati.
LE NAVI
Molte le risorse messe in campo per fare fronte all’emergenza. Risorse che costano allo stato italiano una cifra molto vicina ai nove milioni di eruo al mese. Tra queste, una nave anfibia della Marina militare per il comando in mare della flotta, con due elicotteri a lungo raggio (schierabili anche a Lampedusa o Pantelleria), un ospedale e ampi spazi di ricovero per i profughi; due navi tipo fregata, ciascuna con un elicottero; due pattugliatori, con la possibilità di imbarcare un elicottero; un velivolo P180; un aereo Atlantic; un aereo senza pilota Predator; due navi per il supporto logistico.