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 2014  agosto 27 Mercoledì calendario

“SALVIAMO LA RAI DAL BUCO NERO DEGLI SPERPERI”

[Intervista a Roberto Fico] –
Fare luce sui conti e sugli sprechi della Rai è molto complicato, bisogna superare tanti muri. Ma io credo nel nostro lavoro e nel miglioramento di quest’azienda”. In 13 mesi da presidente della commissione di Vigilanza sulla Rai, il deputato del M5S, Roberto Fico, ha provato a scoprire cifre e meccanismi. Rivendica: “Abbiamo portato trasparenza”. Ma ammette: “I poteri della commissione sono limitati. E il grande problema rimangono gli appalti esterni da un miliardo e 300 milioni”.
In un video lei sostiene: “Uno dei successi della Vigilanza è l’aver fermato la trattativa della Rai con Cl per l’esclusiva sul Meeting di Rimini”.
Abbiamo risparmiato 750 mila euro di soldi pubblici. Di questa vicenda avevo letto proprio sul Fatto: la Rai voleva dare 250 mila euro all’anno a Cl per un triennio di esclusiva sulla manifestazione. Assurdo. Nel dicembre scorso ho presentato un quesito ai vertici dell’azienda, di fatto un’interrogazione, per sapere se davvero si lavorasse a un accordo del genere. Dopo un lungo tira e molla mi hanno scritto spiegandomi che la trattativa era saltata, perché non la ritenevano più conveniente.
Uno spreco evitato.
Siamo intervenuti in diversi casi. Mesi fa stavano presentando emendamenti in Senato per aumentare il canone Rai, così da dare soldi alle tv regionali private. Siamo riusciti a farli ritirare.
Ma il cuore del problema è un altro...
Il primo nodo che ha affrontato la commissione è quello degli appalti esterni, un giro d’affari da un miliardo e 300 milioni. La grande difficoltà è stata quella di acquisire tutte le informazioni e tutti i dati. Ci sono situazioni ancora aperte dopo oltre un anno.
Quindi ottenere le cifre non è facile.
Per nulla, all’inizio la Rai è stata molto reticente. Ma con il tempo abbiamo ottenuto informazioni che la commissione non aveva mai avuto prima.
Qualche esempio?
Abbiamo avuto i dati sulle fasce di stipendio dei dirigenti, sia giornalisti che amministrativi. E abbiamo ottenuto la lista dei fornitori della Rai, iscritti a un elenco dopo aver superato un’istruttoria.
Quanto valgono gli stipendi?
Pesano. Ma di sicuro non quanto gli appalti esterni o le funzioni affidate a persone fuori dall’azienda. Ogni tre anni il nuovo dg nomina dirigenti in ruoli apicali, tutti a tempo indeterminato. E così abbiamo il paradosso che il dg, essendo a scadenza, se ne va, ma i “suoi uomini” restano. Aggiungendosi agli altri già nominati.
Non si potrebbero imporre nomine a tempo?
Assolutamente d’accordo, io ne ho parlato più volte. Ma lo deve decidere il Parlamento, con una legge.
Servirebbe una norma da spending review.
Eccome. Ma per ora l’hanno fatta solo a danno della Rai, togliendole 150 milioni ricavati dal canone per coprire parte del decreto Irpef sugli 80 euro.
Torniamo alla lotta per le informazioni. Cos’è che proprio non riuscite a sapere?
Ho chiesto al dg Gubitosi e alla presidente Tarantola la lista delle aziende che intrattengono rapporti con la Rai, e il costo totale degli appalti concessi con bandi pubblici negli ultimi cinque anni.
Quando le risponderanno?
Hanno risposto, ma in modo non esauriente. Ne riparleremo dal 1° settembre.
Quanto pesa la lottizzazione nella Rai del 2014?
È diventata un sistema culturale. Non è neanche più un problema di partiti.
Diversi giornalisti si accreditano come in quota 5Stelle.
Me ne è giunta notizia. Ma ovviamente noi non appoggiamo nessuno, sarebbe il contrario dello spirito del Movimento.
Quante raccomandazioni le hanno chiesto in questi mesi?
Mai accaduto. Io non vado alle cene,alleprimedifilmofictiono nei salotti: non fornisco l’occasione per chiedermele.
E i direttori dei tg?
Mai sentiti.
I membri M5S in commissione hanno chiesto la testa del direttore del Tg1 Orfeo e sanzioni per due giornalisti. Condivide?
Non parlo mai delle iniziative dei singoli gruppi. Posso dire che l’informazione Rai deve migliorare molto. E lo ha detto anche la Tarantola in audizione.
Luca De Carolis, il Fatto Quotidiano 27/8/2014