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 2014  agosto 26 Martedì calendario

SECOLO XIX, VIA AL NUOVO CORSO

Umberto La Rocca lascia formalmente la direzione del Secolo XIX e il giornale passa sotto la gestione del nuovo vicedirettore responsabile (già vicedirettore vicario) Alessandro Cassinis. Ma nel frattempo il quotidiano ligure ha già imboccato una nuova strada, quella della convivenza con la Stampa di Torino, e tra i primi frutti del matrimonio con il giornale diretto da Mario Calabresi ci sarebbe il cambio di formato, che diventerebbe più piccolo e si avvicinerebbe maggiormente al tabloid in uso a Torino.
Perché questo cambiamento? Perché il rimpicciolimento delle pagine permette di concentrare la fase di stampa di entrambi i giornali nel solo stabilimento del giornale della famiglia Agnelli-Elkann, garantendo di sfruttarlo pienamente. Lo stabilimento, che ha finora servito il Secolo XIX, passerebbe invece in secondo piano. Nulla è stato deciso tra Torino e Genova ma le sinergie industriali sono le prime a emergere nei casi di fusioni societarie, permettendo di trovare nuove soluzioni per contenere i costi. Oltre alle sinergie in fase di stampa, comunque, ci sarebbe pure quelle strettamente legate, per esempio, all’acquisto della carta e alla distribuzione delle copie, passando per la gestione amministrativa dell’intera filiera.
A proposito di formato tabloid, dal prossimo autunno (forse già dal mese prossimo) anche il Corriere della Sera ha in programma di passare allo stesso formato.
Corsera e Stampa di Torino già stampano in parte l’uno le copie dell’altro, la testata milanese quelle torinesi dirette a Nord Est mentre la testata torinese si occupa di quelle milanesi da distribuire nelle regioni italiane del Nord Ovest. In un’ottica di lungo periodo, quindi, non si escludono concentrazioni industriali a tre, Secolo XIX, Stampa e Corriere della Sera.
Merita un capitolo a parte, infine, la raccolta pubblicitaria che dovrebbe essere ripartita tra Publikompass (Pk), concessionaria del gruppo Fiat già ridimensionata al rango di società locale, e Publirama, concessionaria interna al Secolo XIX. Alla prima verrebbe assegnato il Piemonte fino al confine con la Liguria, regione che andrebbe invece a Publirama. In questo scacchiere, ancora una volta si può inserire il Corriere della Sera che gestisce già le inserzioni nazionali per la Stampa, oltre a condividere con i giornalisti torinesi l’azionista di riferimento di Rcs al 16,7% nonché proprietario dell’editrice torinese John Elkann.
Al momento, comunque, la fusione editoriale tra la famiglia Elkann e Carlo Perrone del Secolo XIX sta compiendo ancora i primi passi e sarà operativa per la fine del 2014-l’inizio dell’anno prossimo. A gestire però tutta la fase di passaggio da Genova sarà Cassinis, come anticipato da ItaliaOggi del 15/8/2014, anche se si fa il nome di Luca Ubaldeschi come nuovo direttore del Secolo XIX. Intanto domenica scorsa La Rocca ha pubblicato il suo editoriale di commiato, dopo cinque anni alla direzione del Decimonono. Il Secolo «ha tenuto il mare, conservando le proprie quote di mercato», ha scritto La Rocca di cui non si conosce ancora il prossimo approdo, «intraprendendo un percorso di risanamento finanziario che già comincia a dare i suoi frutti e imboccando con decisione la strada della multimedialità». A proposito di multimedialità, a metà dello scorso giugno, il Secolo XIX ha integrato le redazioni carta e online e ha completamente riorganizzato il lavoro giornalistico intorno a un unico superdesk centrale che segue le differenti piattaforme di comunicazione. Ossia, la stessa trasformazione che la Stampa aveva già avviato alla fine del 2012 nella nuova sede di via Lugaro 15.
Marco A. Capisani, ItaliaOggi 26/8/2014