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 2014  agosto 24 Domenica calendario

VACANZOMETRO DELLA CASTA

Aldo Moro non toglieva la cravatta neanche al mare. Enrico Berlinguer, prima di partire, metteva in valigia i classici del marxismo. Il «Picconatore» Francesco Cossiga era solito rilassarsi ad Auronzo di Cadore, sulle Dolomiti, ma un anno (1987) spiazzò tutti e volò in Irlanda per assistere a una messa dei padri rosminiani. Istantanee sbiadite delle vacanze al tempo della Prima Repubblica.
Nell’anno uno dell’era Renzi, i politici di casa nostra hanno deciso di votarsi all’austerità. Eccezion fatta per Beppe Grillo, fotografato sulla spiaggia di Porto Cervo, in Sardegna, sono sparite dai radar le varie Capalbio, Cortina e Sankt Moritz, anche perché – ha recentemente fatto sapere Federalberghi – la metà degli italiani è rimasta a casa e nel 58% dei casi la colpa è della crisi.
Malgrado la promessa di passare «tutta l’estate a Palazzo Chigi», fra un tweet e un dossier sulle riforme autunnali, il presidente del Consiglio si è concesso qualche giorno di riposo a Forte dei Marmi insieme con la famiglia e alla scorta (una delle due lussuose suite prenotate all’Hotel Villa Roma Imperiale ha, infatti, ospitato gli uomini del servizio d’ordine). Una pausa interrotta soltanto dalla visita istituzionale in Iraq di mercoledì 20 agosto.
Sempre al «Forte» si sono palesate le ministre Maria Elena Boschi e Stefania Giannini, entrambe paparazzate dal settimanale Chi (la prima in bikini, la seconda in topless), mentre Marianna Madia è a Fregene con il marito e i due figli e Angelino Alfano in Sicilia.
Al tempo della rottamazione, quindi, tutto sta cambiando. E così a Capalbio, definita da un politico di dichiarata fede marxista come Alberto Asor Rosa «la piccola Atene» e diventata dalla fine degli anni ’80 in poi la spiaggia della sinistra, oggi nessuno si fa più vedere.
Chi in quel periodo frequentava la cittadella toscana ricorda le facce di Achille Occhetto, Alessandro Natta, Aldo Tortorella. Ma anche, qualche anno più tardi, di Massimo D’Alema – che ha inaugurato la sua nuova tenuta umbra da sette ettari ma non disdegna nemmeno Gallipoli, dove nel 1994 strinse il «patto del brodetto» con l’allora leader del Partito popolare italiano Rocco Buttiglione – e Francesco Rutelli, che ora ha preferito il mare di Sabaudia, vicino Roma.
Per dirla con le parole di un paparazzo del calibro di Umberto Pizzi, ora «quelle che puoi scattare a Capalbio sono foto di sfigati, trombati, vecchi cetacei di una vecchia sinistra radical chic che il nostro caro Matteo ha passato al tritatutto».
In passato sulla spiaggia della Feniglia, in provincia di Grosseto, hanno fatto capolino anche l’ex presidente della Camera, Gianfranco Fini (pure lui ora a Sabaudia, la meta prediletta dal primo segretario del Partito democratico, Walter Veltroni), e Giuliano Amato.
Nel corso di un vertice agostano, nel 2000, l’ex presidente del Consiglio e Romano Prodi scelsero proprio Rutelli come candidato premier del centrosinistra alle elezioni del 2001. Si rivelò una decisione infelice: rivinse il centrodestra guidato da Berlusconi, che rimase in carica fino al 2006.
Per alcuni uomini della Prima Repubblica anche le ferie erano dedicate al lavoro. Per Giulio Andreotti, ospite fisso di un convento di suore in Alto Adige, l’estate era la stagione buona per scrivere libri; Giovanni Spadolini leggeva di Mazzini e Garibaldi mentre Sandro Pertini, che come Palmiro Togliatti aveva la passione per la montagna, se ne andava a Selva di Val Gardena, Comune con poco più di 2 mila anime in provincia di Bolzano.
Lo storico segretario del Partito socialista italiano, Bettino Craxi, si spostava invece nella sua casa ad Hammamet, in Tunisia, la città in cui morì da latitante il 19 gennaio 2000. Un altro socialista, Gianni De Michelis, da ministro, una sera fu invece pizzicato in una discoteca: capelli lunghi impomatati e belle donne, si divertiva a ballare in giacca e cravatta.
Dall’inizio degli Anni 2000 sul fronte opposto, quello del centrodestra, a fagocitare l’attenzione di giornalisti e paparazzi è stata senza dubbio Villa Certosa, la residenza sarda di Berlusconi.
Nell’estate 2014, complici la condanna nell’ambito del processo Mediaset e i venerdì passati a Cesano Boscone causa servizi sociali, l’ex premier non può spostarsi da Milano. Qualche volta si è vista la sua compagna, Francesca Pascale. Però niente feste né «cene eleganti».
Sono stati tanti i capi di Stato e di governo che da 15 anni a questa parte hanno fatto visita all’ex Cavaliere. È rimasta negli annali la passeggiata che nell’agosto 2004 l’allora presidente del Consiglio fece con i coniugi Blair nella piazzetta di Porto Rotondo indossando una vistosa bandana bianca. Qualche anno più tardi la moglie dell’ex primo ministro britannico, Cherie, rivelò che quel giorno il marito la pregò di fare «qualsiasi cosa» per evitare di essere immortalato «insieme con Silvio con la bandana»: «Stai tu in mezzo», le disse Tony, preoccupato, «sennò la stampa britannica mi uccide».
Oltre alle visite del russo Vladimir Putin, amico di vecchio corso di Berlusconi, e degli ex premier spagnoli José Marίa Aznar e José Luis Zapatero, nel maggio del 2008 a fare scalpore furono le foto scattate dal reporter Antonello Zappadu che mostravano l’ex Cavaliere insieme con il premier ceco, Mirek Topolánek, nudo in giardino durante la vacanza in Villa. Insieme con i due, negli scatti poi pubblicati dal quotidiano spagnolo El Paìs, c’erano alcune ragazze in topless. Fu un altro duro colpo all’immagine già ammaccata di Berlusconi.
Decisamente più votati all’austerità sono altri due ex capi di governo come Prodi e Mario Monti. La meta preferita dal primo è Castiglione della Pescaia, nell’Alta Maremma, dove l’ex presidente della Commissione europea ha modo di dare spazio a una delle sue grandi passioni: la bicicletta.
In uno dei pochi momenti di relax nel periodo in cui era premier, invece, tolto il loden d’ordinanza, Monti fu immortalato in jeans, camicia e maglioncino legato attorno alla vita sui monti svizzeri dell’Engadina insieme con la moglie Elsa. Sono passati appena due anni, sembra un’era geologica.