Angela Nocioni, L’Espresso 22/8/2014, 22 agosto 2014
KICILLOF, IL VOLTO SEXY DEL DEFAULT
A Wall Street le quote dell’Argentina calano, ma quelle del suo ministro dell’Economia volano. Axel Kicillof, quarantaduenne ministro economico del governo di Cristina Kirchner, spedito a New York per risolvere la questione dei tango bond in mano a tre fondi speculativi statunitensi, non è riuscito a trovare un accordo con i creditori e ad evitare all’Argentina il default. In compenso, però, ha fatto breccia nell’immaginario erotico americano. A Wall Street lo chiamano Kicilove, o Kissmelove.
Il portale “Buzzfeed” avvisa: «Tutti ossessionati dalla bellezza del ministro argentino». Poi scrive: «Nonostante gli sforzi di Kicillof l’Argentina è in default, ma il mondo finanziario aspetta con ansia l’opportunità di vederlo presto di nuovo in conferenza da queste parti».
Il giornalista Jim Waterson racconta a “Infonews” che anche nella City di Londra il ministro ha fatto colpo. «L’incanto di Kicillof è ben conosciuto nella industria finanziaria di Londra», scrive Waterson, «dove molte operatrici finanziarie specializzate in buoni sudamericani hanno la sua foto sulla scrivania». Appena nominato a capo dell’economia, fece furore una sua foto in costume pubblicata in Spagna da “Vanity fair”. Kicillof, marxista di formazione - pupillo della presidente argentina, al quale fu presentato dal figlio di lei, Máximo Kirchner - viene dal gruppo di sinistra della facoltà di economia dell’Universidad de Buenos Aires. Fondò lì una lista politica. Si chiamava “Tontos pero no tanto”.