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 2014  agosto 22 Venerdì calendario

L’ASPIRAZIONE MASSIMA DEL GIOVANE TEDESCO È ENTRARE IN POLIZIA TRA I MESTIERI PIÙ SGRADITI SPICCA QUELLO DI GIORNALISTA


Tempo fa mi invitarono in un liceo tedesco a parlare della stampa italiana. Alla fine mi chiesero se non avevo paura a scrivere. I ragazzi pensavano alla mafia e a Silvio. Risposi di no, e mi guardarono con sospetto. Cercai di spiegare: a nessuno interessa quel che scrivo dalla Germania, non sono un pericolo.

Forse non li convinsi. Poi vollero sapere perché ero diventato giornalista. Citai Hemingway, e sbagliai ancora: Papa non viene più letto. Io scoprii subito che era un gran bugiardo, anche se non lo dimentico. Fare l’inviato speciale, mestiere in estinzione, era un supplizio. Oggi, nessuno ti manda più in giro. I pochi sopravvissuti sono in genere free lance, e - loro sì - rischiano la vita. Quanti sono diventati giornalisti per aver letto «Topolino giornalista», Il cronista che da solo combatte la mafia, e vince? I ragazzi tedeschi d’oggi, giustamente non ci credono, e non leggono neanche Mickey Mouse. La professione reporter non li attira. Preferiscono diventare poliziotto, anche le ragazze.
Il giornale online Meedia, con due e, riporta il risultato del sondaggio condotto dall’istituto demoscopico Trendece, tra 12mila liceali, su quali fossero i datori di lavoro preferiti: al primo posto, con l’11,8 per cento, la Polizei, seguita con il 10,3 dalla Bundeswehr, l’esercito, scelto soprattutto dalle ragazze. Al terzo posto, la Bmw, poi la Lufthansa, la Audi, la Porsche.
Solo in ottava posizione si trova il canale privato ProSieben, con il 6,5. Lo Zdf, il secondo canale pubblico, si piazza al 19simo posto. La «Springer», la più importante casa editrice di quotidiani in Europa, giunge al 42simo, e la Bertelsmann al 61simo.
Non bisogna cadere vittima dei pregiudizi: gli adolescenti tedeschi non sono militaristi, cercano solo un’occupazione sicura, ben pagata, e di relativo prestigio. Da noi, se si vede un ladro inseguito da un vigile, i presenti fanno lo sgambetto all’uomo in uniforme che, pagato malissimo cerca di fare il suo dovere, qui tutti cercano di catturare chi fugge. E i militari, unici al mondo hanno il diritto dovere di non obbedire a un ordine ingiusto. Interessante soprattutto la risposta che svela chi abbia consigliato i giovani: i genitori, risponde il 78 per cento, qui il parere di papà e mamma conta ancora. A meno che non mentano.
I giornalisti non sono ben pagati, non esiste un ordine come da noi, e migliaia sono a spasso: cinquemila nel 2013, il 12 per cento in più rispetto all’anno precedente, novemila lavorano come free-lance. Io sospetto che sia colpa anche della televisione. In tutti i telefilm delle diverse serie poliziesche, l’eroe è sempre un poliziotto, anzi una commissaria, intelligente, decisa, incorruttibile, non sempre bella, il che aumenta il grado di credibilità. Di rado appare un cronista, quando è l’amante di Frau Kommissarin, fa di solito la figura dello stupido.
Se cerca di indagare come Mickey Mouse finisce male. In televisione, nei telegiornali e nei talk-show, le più brave sono le donne, pongono le domande giuste, fanno sudare i politici, e sono anche belle. Non basta, si intuisce dallo sguardo che si annoiano. Nessuna guadagna le cifre delle colleghe italiane, nessuno le candida al Bundestag o al Parlamento europeo. Infine, i giornalisti tedeschi sono seri, svolgono un buon lavoro, non diventano amici di chi conta, e non appaiono mai alla ribalta.