Luca Bianchin, La Gazzetta dello Sport 22/8/2014, 22 agosto 2014
GOL, SMS, RIGORI E LACRIME. BALO
& MILAN IN 568 GIORNI -
La prima volta in cui qualcuno ha parlato di un trasferimento di Balotelli in Inghilterra era ottobre e non si trattava di una constatazione amichevole: Raiola parlava di Chelsea e quel giorno Mario tamponava con l’Audi in centro a Brescia. Nei primi mesi di Milan invece girava in Ferrari e la sua storia è stata quella di una supercar in città: un’accelerata, poi la frenata al semaforo. A Milano sei mesi con 12 gol in 13 partite di A, poi una stagione normale. Al Mondiale gol all’Inghilterra, poi due partite con il silenziatore. Mario è arrivato in inverno e se n’è andato in estate. In tutto sette stagioni rossonere, come i campionati giocati tra i pro’.
Inverno 2013 «Arrivo». Mario lo scrive a un amico il 29 gennaio 2013 ma la sua è una partenza: lascia il City. Berlusconi scherza: «Volevo candidarlo alla Camera o al Senato». Galliani ride e spiega che insomma, lui definiva l’acquisto impossibile al 99,5% ma ci sperava. Già sentita. Mario comincia forte, segna due gol all’Udinese alla prima e tiene sveglio Berlusconi per l’emozione (Silvio dixit). Applausi, gloria, amore con San Siro, che faceva il vescovo e probabilmente dormiva presto. Mario no: quella volta due locali in una sera, doppietta anche in discoteca.
Primavera 2013 Il 21 marzo Balo fa gol al Brasile e promette repliche mondiali. Sono i mesi migliori: segna 12 volte, si fa beccare mentre fuma in treno su un Milano-Firenze ma Time non fa moralismi e lo inserisce tra le 100 persone più influenti al mondo. Balotelli alla pari con il Papa, altro che vescovo.
Estate 2013 Più calcio che mercato. Alla Confederations segna due volte, ma si fa male e torna a casa. A fine agosto fa gol al Psv nel playoff e porta il Milan ai gironi di Champions. Tutto bene? Mah, indizio preoccupante: l’8 settembre Mario non si presenta a un incontro con la ministra Kyenge e chiede scusa via sms.
Autunno 2013 L’indizio aveva senso perché Balo minaccia l’arbitro Banti e prende tre giornate. Con l’Ajax, in Champions, è decisivo: fa un gol all’andata e lotta come un mediano al ritorno. Tra una partita e l’altra scopre di poter sbagliare un rigore e piazza un litigio con il Catania («Spolli mi ha detto negro di m...»). In generale convince meno che in primavera.
Inverno 2014 A febbraio arriva Seedorf e Balotelli piange. Non per Allegri ma perché a Napoli finisce male: sogna un gol per la figlia Pia, invece stra-perde il duello con Higuain. Per chi sente la mancanza di una scena di colore, questa è buona: Mario posta una foto in cui gioca a ping pong mentre è infortunato a una spalla.
Primavera 2014 Marzo porta tre gol by Balotelli, aprile ne aggiunge uno. Berlusconi gli chiede di giocare più vicino alla porta, Mario ascolta il giusto e prende male la sostituzione in Roma-Milan. Litiga anche in tv: «Voi non capite di calcio, io non ho mai sostenuto di essere un top player». Nel tempo libero, insegue un ladro che gli aveva rubato il telefonino.
Estate 2014 Il 2014 però è l’anno del Mondiale. Il gol all’Inghilterra è da grande attaccante ma non serve per convincere Fanny: lei avrebbe comunque risposto sì alla proposta di matrimonio fatta a poche ore dalla partita. Costa Rica e Uruguay invece sono pagine da strappare, con la sostituzione all’intervallo dell’ultima partita. Tra una foto col fucile e un riavvicinamento con Prandelli, siamo ad agosto. Mario dice bye al Milan dopo 26 gol in campionato, 568 giorni e 788 titoli sulla Gazzetta. Al Sun, oggi, un giro di birra gratis per tutti.