Franco Bechis, Libero 19/8/2014, 19 agosto 2014
IL PENSIONANTE D’ORO
Con una pensione d’oro, di quelle da 3 mila euro netti al mese che Matteo Renzi vorrebbe tagliare, le vacanze del premier e della sua famiglia sarebbero durate al massimo lo spazio di un week end. Ma è un rischio che naturalmente Renzi non corre: è giovane, ha ancora davanti una vita di lavoro, e diventerà pensionato (d’oro o di latta, chissà) fra molti lustri. Da sabato scorso però il presidente del Consiglio italiano è ufficialmente un pensionante d’oro. Come si è appreso dai servizi fotografici dominicali che lo ritraevano a una messa in pineta con la famiglia al gran completo, i Renzi hanno iniziato le loro vacanze a Forte dei Marmi, il posto più esclusivo della costa toscana. Su quelle spiagge un tempo trovavi l’Avvocato Gianni Agnelli, oggi ti imbatti in una Daniela Santanchè o un Flavio Briatore, in un Andrea Pirlo o in una Michelle Hunzinker. I Renzi per ritrovare qualche giorno di pace hanno scelto come buen retiro un hotel 4 stelle superior, il Villa Roma Imperiale. Secondo i recensori di Tripadvisor è l’hotel numero 1 su 43 recensiti a Forte dei Marmi. Dalle foto si capisce bene: suite da sogno, camere doppie con romantici letti a baldacchino, colazioni pantagrueliche con frutta esotica e ogni ben di Dio, una piscina deliziosa, giardini e perfino una pineta con divani e poltrone che ti fanno sentire un pascià. Un paradiso. Naturalmente non a portata di qualsiasi portafoglio. Abbiamo provato a riservare una stanza per l’ultima settimana di agosto. Una camera doppia «classic» costa 700 euro a notte. Se paghi subito via Internet ti fanno lo sconto: 665 euro a notte, ma non puoi più cambiare idea né prenotazione, perchè è una «offerta speciale non rimborsabile». Se vuoi il letto a baldacchino il prezzo sale: camera doppia romantic a 800 euro a notte. C’è un terzo tipo di matrimoniale, se ti serve spazio per lavorare in camera: è di 30 metri quadrati, classificata come «Camera prime deluxe», e costa 900 euro a notte. C’è un letto matrimoniale in ognuna di queste: puoi dormirci solo in due. Per i Renzi che sono in cinque ne servono almeno due a notte: una matrimoniale e una tripla, anche solo aggiungendo un letto a una doppia. Ogni notte vale 1.500-1.600 euro per le due camere. Puoi tentare di fare stare tutti dentro una suite base o deluxe: di partenza hanno un letto matrimoniale e un divano letto matrimoniale e fanno quattro posti letto, ma sono abbastanza grandi da rendere possibile l’aggiunta di un lettino per il quinto ospite. Non è che si risparmia molto: la suite costa 1.500 euro a notte (scontata a 1.425 euro impegnandoti prima on line, ma non è rimborsabile), e la «deluxe suite» costa 1.700 euro a notte (1.615 con lo sconto on line). I Renzi sono lì da sabato scorso: hanno già trascorso tre notti. Valevano come un mese e mezzo di quelle pensioni d’oro che il pensionante d’oro ora vorrebbe tagliare «per una ragione di equità». Quei pensionati sono così ricchi che solo rinunciando a ben quattro mesi di quella pensione da 3 mila euro netti potrebbero permettersi una vacanza di una settimana a Forte dei Marmi come quella della famiglia Renzi. Certo, se poi debbono mettere insieme anche un pranzo e una cena ogni giorno, e pagarsi l’ombrellone e qualche divertimento, rischiano di prendere il volo cinque-sei mesi di quella presunta pensione d’oro.
Naturalmente non è noto se al premier verrà presentato un conto identico a quello chiesto a noi comuni pensionanti. Non sappiamo se la vacanza sarà a prezzo pieno, se è offerta da parenti o amici, se ci sarà uno sconto più o meno generoso. Non lo sappiamo, ma sicuramente lo sapremo: perchè Renzi fa il politico al massimo livello, e anche uno sconto più o meno consistente sarebbe un «dono» o addirittura un finanziamento a un uomo politico, che quindi dovrebbe dichiararlo. Dipendenti e dirigenti della presidenza del Consiglio dei ministri sono tenuti dal codice etico e dalle norme anti-corruzione a rifiutare qualsiasi dono diretto o indiretto (come uno sconto) di valore superiore a 100 euro. Regola a cui ovviamente deve attenersi anche il presidente del Consiglio dei ministri. E dovendo rifiutare lo sconto, il premier si è concesso un bel salasso. Il suo stipendio (pagato dagli italiani) ammonta infatti a 114.796,68 euro lordi annuali, che netti diventano 65.885,84 euro. Menodi6milaeuroalmesein dodici mensilità. Per una vacanza di una settimana in cinque all’hotel Villa Roma imperiale di Forte dei Marmi servono quindi due mensilità di stipendio da presidente del Consiglio (vitto e divertimenti esclusi).
Naturalmente libero Renzi di disporre della sua busta paga come meglio crede. Sorprende più che altro vedere protagonista di una vacanzina da nababbo proprio l’uomo politico che più di ogni altro ha fatto una vera e propria bandiera del pauperismo, disboscando gli stipendi d’oro nel pubblico impiego. Fa impressione pensare anche che il pensionante d’oro si metta al lavoro in quei gazebo per disboscare quelle che lui ritiene pensioni d’oro: da 3 mila euro netti al mese in su. Secondo le dichiarazioni ufficiali dei suoi ministri e collaboratori sono a rischio anche pensioni fra 2 e 3 mila euro netti, che potrebbero essere oggetto di un prelievo straordinario. Che sia questione di equità non dovere aspettare un mese la pensione utile a passare un week end alla Renzi a Forte dei Marmi, è vero. Ma per risolvere questo problema di iniquità, bisognerebbe aumentarle quelle pensioni, non ridurle. Perchè non sono quelli i tagli alla spesa che servono alla crescita dell’Italia. Non servono nemmeno a liberare risorse: saranno utilizzati per coprire altra spesa pubblica, per alimentare ancora una volta clientele e accarezzare la pancia ad altre categorie. Per questo consiglieremmo al pensionante d’oro di lasciare stare le pensioni altrui. Si goda le vacanze, che meritano. Non ne presenti il conto poi agli italiani.
Alcune immagini di repertorio del «Villa Roma Imperiale» di Forte dei Marmi dove sta soggiornando il premier Matteo Renzi con la famiglia. «Una armonia perfetta fra lusso e semplicità si legge nell’home page del sito una calda ospitalità, una ambientazione particolare e ricca di piacevoli dettagli sono il segreto del fascino di Villa Roma Imperiale, una romantica villa 4 stelle superior di 31 camere, situata nella zona più esclusiva di Forte dei Marmi».
zo e una cena ogni giorno, e pagarsi l’ombrellone e qualche divertimento, rischiano di prendere il volo cinque-sei mesi di quella presunta pensione d’oro.
Naturalmente non è noto se al premier verrà presentato un conto identico a quello chiesto a noi comuni pensionanti. Non sappiamo se la vacanza sarà a prezzo pieno, se è offerta da parenti o amici, se ci sarà uno sconto più o meno generoso. Non lo sappiamo, ma sicuramente lo sapremo: perchè Renzi fa il politico al massimo livello, e anche uno sconto più o meno consistente sarebbe un «dono» o addirittura un finanziamento a un uomo politico, che quindi dovrebbe dichiararlo. Dipendenti e dirigenti della presidenza del Consiglio dei ministri sono tenuti dal codice etico e dalle norme anti-corruzione a rifiutare qualsiasi dono diretto o indiretto (come uno sconto) di valore superiore a 100 euro. Regola a cui ovviamente deve attenersi anche il presidente del Consiglio dei ministri. E dovendo rifiutare lo sconto, il premier si è concesso un bel salasso. Il suo stipendio (pagato dagli italiani) ammonta infatti a 114.796,68 euro lordi annuali, che netti diventano 65.885,84 euro. Menodi6milaeuroalmesein dodici mensilità. Per una vacanza di una settimana in cinque all’hotel Villa Roma imperiale di Forte dei Marmi servono quindi due mensilità di stipendio da presidente del Consiglio (vitto e divertimenti esclusi).
Naturalmente libero Renzi di disporre della sua busta paga come meglio crede. Sorprende più che altro vedere protagonista di una vacanzina da nababbo proprio l’uomo politico che più di ogni altro ha fatto una vera e propria bandiera del pauperismo, disboscando gli stipendi d’oro nel pubblico impiego. Fa impressione pensare anche che il pensionante d’oro si metta al lavoro in quei gazebo per disboscare quelle che lui ritiene pensioni d’oro: da 3 mila euro netti al mese in su. Secondo le dichiarazioni ufficiali dei suoi ministri e collaboratori sono a rischio anche pensioni fra 2 e 3 mila euro netti, che potrebbero essere oggetto di un prelievo straordinario. Che sia questione di equità non dovere aspettare un mese la pensione utile a passare un week end alla Renzi a Forte dei Marmi, è vero. Ma per risolvere questo problema di iniquità, bisognerebbe aumentarle quelle pensioni, non ridurle. Perchè non sono quelli i tagli alla spesa che servono alla crescita dell’Italia. Non servono nemmeno a liberare risorse: saranno utilizzati per coprire altra spesa pubblica, per alimentare ancora una volta clientele e accarezzare la pancia ad altre categorie. Per questo consiglieremmo al pensionante d’oro di lasciare stare le pensioni altrui. Si goda le vacanze, che meritano. Non ne presenti il conto poi agli italiani.