Fulmini 20/8/2014, 20 agosto 2014
LOQUACE
«Io a fine partita parlo sempre pochissimo alla squadra, soprattutto quando si vince. Al massimo mi spingo ai complimenti. Magari quando si perde sono più… loquace» (Vincenzo Montella).
CHIUSO/1 «Sono un tipo un po’ chiuso e così può sembrare che non sia felice, ma non è così» (Mitchell D’Arrigo, argento nei 400 stile libero all’esordio agli Europei).
CHIUSO/2 «Sia io che mia moglie non amiamo troppo la vita “da vip”. Devo dire che questo aiuta la coppia. Sono uno tranquillo e allo stesso tempo curioso. Sono un po’ chiuso, tipicamente bergamasco, Cagliari nel tempo mi ha fatto aprire un po’. Roma per me è una scalinata che mi aiuterà a crescere» (Davide Astori).
GENTILE «Lascia la nazionale una vera e propria leggenda. E mi dispiace. Con Klose siamo stati “rivali”, ma siamo rimasti sempre amici. Sempre. È un uomo gentile e un grande goleador» (Mario Gomez).
FINTO «Menez davanti può giocare in tutti i ruoli. Può fare anche il finto nove. Per me è un giocatore ritrovato» (Pippo Inzaghi).
ANNI «Totti gioca da circa vent’anni nella Roma. Quando sono nato, lui stava per esordire. Questo mi fa un po’ d’impressione… Allenarsi con lui è meraviglioso» (Juan Iturbe).
PASSI «Qui ci sono 450 passi dalla vasca di riscaldamento a quella di gara. Meno male che d’inverno corro…» (Federica Pellegrini agli Europei di Berlino).
SCHIAPPA «Questa stagione sono andato piano, ma non posso essere diventato una schiappa di colpo. Di certo non ho più la capacità di mantenere la leadership di una squadra in una corsa di tre settimane. Dal punto di vista delle ambizioni personali faccio un passo indietro, sarò all’altezza di qualunque compito mi verrà assegnato» (Ivan Basso che ha firmato per la Tinkoff-Saxo di Contador)
STUDIARE «L’atletica mi regala una certa indipendenza economica e mi permette di studiare. Studiando riesco a fare atletica. Il resto è tutto merito di Giada, la mia compagna, che si prende cura di Dario, che ha due anni e mezzo, e di Noemi, che ha dieci mesi» (Daniele Meucci, oro europeo nella maratona, laureato in Ingegneria dell’automazione).
CASA «Ho sempre tenuto separati lo sport dalla vita privata. La mia vita a casa è sempre la stessa. Certo che adesso tutti mi vogliono, mi chiamano, mi fermano per strada, mi salutano» (Vincenzo Nibali).