Alessandra Bocci, La Gazzetta dello Sport 19/8/2014, 19 agosto 2014
ROSSI, ORA LO COCCOLANO FIDANZATA E MAMMA
Il fisico non è da marine, la mentalità è degna dei corpi speciali. Giuseppe Rossi è uno che non conosce il verbo mollare: ha imparato a rialzarsi talmente tante volte da non poter crollare adesso. L’incidente di percorso però è fastidioso, perché in questo precampionato stava andando tutto benissimo e Giuseppe non vedeva l’ora di essere convocato dal nuovo c.t. dopo la delusione cocente del Mondiale mancato al fotofinish ancora una volta. E’ felicissimo dell’arrivo di Conte e sperava di poter tornare subito in campo con Balotelli e con gli altri azzurri. Invece il superlavoro di queste settimane lo ha bloccato e la piccola impresa sarà mantenere la testa lucida e l’umore sereno
Rossi non si abbatte per un guaio molto più leggero dei precedenti, ma per confortarlo volano dagli Stati Uniti la fidanzata Jenna e la madre Cleonilde. L’arrivo di Jenna era previsto, la madre si è aggregata. Resta a casa la sorella Tina alla quale Rossi è molto legato: per motivi di lavoro non può lasciare New York e forse un esodo in massa verso Firenze non sarebbe neppure positivo. L’infortunio è fastidioso, l’entità da definire, però gli stessi medici della Fiorentina hanno provveduto a tranquillizzare Giuseppe, che era convinto di essersi fermato per un piccolo problema muscolare ma dopo la convocazione della riunione di ieri al centro sportivo era un po’ preoccupato. Adesso l’attaccante è tornato tranquillo e soprattutto determinato. Nei suoi programmi ci sono una classifica da migliorare con la Fiorentina (e meglio di un quarto posto c’è soltanto un piazzamento in zona Champions) e il ritorno in Nazionale, grande sogno suo e del padre.
L’infortunio di questi giorni è duro da mandare giù per un motivo preciso: Rossi non accetta di essere considerato un calciatore a tenuta limitata e la parola fragilità lo infastidisce. E’ proprio la sua indole a impedirgli di sentirsi in qualche modo più debole e bisognoso di cautele degli altri: accettare questa lettura è già un po’ essere sconfitti. L’attaccante della Fiorentina sa di dover lavorare sotto certi aspetti più dei suoi compagni per essere fisicamente alla pari, ma non accetta norme di protezione speciale che di fatto gli impedirebbero di sentirsi a pieno regime. E invece l’infortunio di questi giorni sembra dare ragione a chi, mesi fa, lo considerava troppo a rischio per essere convocato per il Mondiale. Ora più che mai, Giuseppe dovrà combattere contro gli scettici. E avrà bisogno di tutto il suo spirito americano, quello che Nilde e Jenna vengono a rafforzare.