Tommaso Rodano, il Fatto Quotidiano 19/8/2014, 19 agosto 2014
TENGO FAMIGLIA: CONTE SI PORTA DIETRO IL FRATELLO
Nella nuova Nazionale italiana c’è spazio per più di un Conte. Con ogni probabilità nello staff degli osservatori di Antonio ci sarà anche il fratello minore Gianluca. Di lui – e della carriera che dovrebbe giustificare una chiamata in Nazionale – si sa ben poco. Le informazioni sul Gianluca Conte calciatore sono modeste. Classe 1972, è transitato brevemente in Serie A nel Lecce (’89-’91), senza lasciare ricordi indelebili: ha collezionatosolo 6 presenze per un totale di 474 minuti di gioco (fonte transfermarket.com ).
Del Gianluca Conte dirigente si sa ancora meno: ha accompagnato con discrezione, passo dopo passo, i successi del fratellone Antonio, nelle vesti di consigliere e osservatore. Qualcosa in più, sul loro legame fuori dal campo, è uscita dal racconto del terzo fratello, Daniele, in una vecchia intervista a Tuttosport: «Nonostante la differenza d’età, fra di noi c’è sempre stato un rapporto molto intenso (...) Tutti e tre abbiamo iniziato a giocare nella Juventina, dove papà faceva tutto (...) Gianluca e Antonio giocavano a centrocampo, poi tutti e tre siamo passati nelle giovanili del Lecce. Antonio però si è distinto presto, perché a 17 anni ha esordito in Serie A, e a 22 era alla Juve. Anche Gianluca era bravo, ma nel calcio, oltre alla bravura, devi avere tenacia e fame».
A fine carriera, dunque, il ricongiungimento. Ora il quadretto familiare (Gianluca è stato anche testimone di nozze di Antonio) è pronto a spostarsi a Coverciano, dove Conte junior lavorerà da osservatore.
Per la Nazionale italiana, si sa, la famiglia è un valore importante. Non se ne era dimenticato nemmeno Cesare Prandelli, criticato per aver inserito il figlio Niccolò nello staff azzurro come preparatore atletico. E per aver assecondato – secondo un malizioso report di Dagospia – le richieste della compagna, Novella Benini, nella scelta della sede italiana ai Mondiali brasiliani: la bella ma scomodissima Mangaratiba, ottima per le vacanze delle compagne di tecnico e giocatori, ma a migliaia di chilometri dalle città delle partite degli Azzurri.