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 2014  agosto 19 Martedì calendario

MEZZO SECOLO DI RISATE CON LA FAMIGLIA ADDAMS

La famiglia Addams compie 50 anni e certo non fa nulla per mostrarne di meno, perché per quei personaggi essere vecchi e decadenti non è out ma rigorosamente in. Gli Addams, già appena nati nella versione cartacea, erano un compendio di umorismo nero e di satira di costume che sbeffeggiava tutte le idiosincrasie e i comportamenti borghesi dell’America di quei tempi. Una delle componenti più incisive e spassose della serie era infatti proprio la reazione dei malcapitati che si trovavano ad avere a che fare con la follia dei personaggi; i quali invece, malgrado tutto, sembravano incarnare modelli sempre positivi e di salda moralità. I protagonisti di quella strana famiglia furono ideati da Charles Addams e la loro prima apparizione risale agli anni Trenta in una serie di vignette umoristiche pubblicate sul settimanale The New Yorker. Ma fu la tv nel 1964 a consacrarli, su un’idea di David Levy, alla popolarità mondiale: in origine, nelle strisce a fumetti, i componenti della famiglia non avevano nomi propri, ma con la nascita della prima serie televisiva emerse il bisogno di una caratterizzazione dei vari personaggi e fu lo stesso Charles Addams a scegliere dei nomi per le proprie creature e dar loro la residenza in una tenebrosa villa, all’indirizzo 0001 Cemetery Lane.

A differenza dei "mostri", dove la natura delle identità soprannaturali dei personaggi era esplicita, la natura degli Addams non è mai stata chiarita: tutti i membri della famiglia sono immortali, condividono un legame con l’occulto e il soprannaturale, ma sempre con la dovuta ironia. Zio Fester è una sorta di scienziato pazzo, soffre di una forte emicrania che può essere curata comprimendo la sua testa in una morsa, che non sembra provocargli danni; mamma Morticia è capace di accendere le candele con il tocco delle punte delle dita e rilassarsi emettendo fumo dal corpo; papà Gomez è incredibilmente atletico, il suo sigaro si accende nell’istante in cui lo estrae dal taschino e ricompare quando lo finisce, è capace anche di effettuare complicati calcoli con la mente, emettendo suoni meccanici mentre lo fa; Nonna è una strega che crea pozioni con vari effetti e può volare su una scopa; Pugsley riesce a sopravvivere a ferite mortali spesso prodotte dai tentativi di ucciderlo della sorella; Mercoledì è molto forte, capace di atterrare il padre con una presa di judo e beve tranquillamente cianuro; il maggiordomo Lurch - simile al Mostro di Frankenstein - è dotato di forza sovrumana; e poi c’è Mano che può apparire dalle scatole istantaneamente; a completare il quadreto ci sono Nonno Addams: nonno di Gomez e Fester, oltre che suocero di Mamma Addams e il cugino Itt o Cugino Coso, enorme ammasso di capelli che parla una lingua incomprensibile.

Finite le puntate della prima serie americana nel 1966 venne realizzata «La nuova Famiglia Addams» nel 1998. Dal piccolo al grande schermo, almeno in Usa, il passo è davvero breve, tanto che il regista Barry Sonnenfeld diresse nel 1992 la commedia (uscita nelle sale nel 1993) «La Famiglia Addams» con Anjelica Huston (Morticia), Raùl Julià (Gomez), Gordon Craven (zio Fester) e una giovanissima Cristina Ricci nei panni di Mercoledì.

L’America si prepara a festeggiare il mezzo secolo di vita degli Addams, con una nuova serie tv, un altro film e tanti musical. Dopo il successo della commedia musicale a Broadway, nel 2010, giungerà per la prima volta anche in Italia da ottobre (con il debutto a Milano) la versione italiana, con la regia di Giorgio Gallione e le musiche originali di Andrew Lippa: protagonisti Elio e Geppi Cucciari, nel ruolo di Gomez e di Morticia, mentre i testi di Marshall Brickman & Rick Elice sono tradotti e adattati da Stefano Benni. A Roma lo spettacolo arriverà il 5 febbraio 2015 all’Auditorium Conciliazione e vi si fermerà fino al 15 marzo. Dotato di un umorismo nero irresistibile e di una forza attrattiva che sembra non passare mai, quello de «La famiglia Addams» è un marchio intramontabile capace di attrarre adulti e bambini e di segnare la cultura mondiale come pochi altri personagg sono riusciti a fare. Dopo il lancio del fumetto sul New Yorker, infatti, negli anni sono state create numerose serie televisive, tra cui quella inarrivabile per fortuna e critica del 1964, e ben quattro film.