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 2014  agosto 15 Venerdì calendario

STRISCIA LA NOTIZIA SOTTO ATTACCO


Tutti gli esperti di palinsesti e di pubblicità concordano sul fatto che la fascia oraria più strategica per una televisione, in particolar modo per i canali commerciali, sia quella tra le 20,40 e le 21,10. In cui il traffico dei telespettatori, anche nei tempi dell’on demand e della mobilità, si smista a colpi di telecomando, per poi accovacciarsi comodo comodo su questo o su quel programma.
E basta dare una occhiata ai listini pubblicitari dell’autunno 2014 di Publitalia per comprendere come Striscia la notizia, che in quella fascia oraria va in onda su Canale 5, rimanga un brand assolutamente strategico per le televisioni del Biscione: uno spot di 30 secondi all’interno della trasmissione di Antonio Ricci costa, infatti, tra gli 82.700 e gli 85.300 euro tra settembre e dicembre.

E solo Tu si que vales (86-89 mila euro), le partite di Champions league in esclusiva (95-98 mila euro) e il film Sole a catinelle di Checco Zalone (100-103 mila euro) hanno tariffe più alte.
Proprio vista la centralità del prodotto Striscia, le recenti vicende di cronaca con protagonisti Ricci, Ezio Greggio e Valerio Staffelli hanno innervosito non poco i vertici di Cologno Monzese, in una estate 2014 con Striscia «under attack» (sotto attacco), verrebbe da dire. Come ha sintetizzato in modo un po’ brutale il senatore Maurizio Gasparri in un tweet: «Striscia, moralisti da moralizzare».

Ultima in ordine di tempo è la questione che ha interessato Ricci, il quale, insieme con altri imprenditori, ha rilevato anni fa la Villa della Pergola di Alassio, trasformandola in un relais/affittacamere.

Nei giorni scorsi la polizia giudiziaria ha visitato il resort per controllare se la struttura, adibita appunto ad affittacamere, fosse in realtà sconfinata nella attività di vero e proprio hotel, con conseguenti problemi sia amministrativi sia fiscali. La proprietà comprende tre stabili e un grande parco, ed è l’antica dimora della famiglia Hanbury, che, grazie all’iniziativa di Ricci, sarebbe stata sottratta a possibili speculazioni edilizie. Ora ci sono 13 camere in affitto, che però fanno capo a tre licenze differenti (una per stabile), poiché una struttura di affittacamere non potrebbe gestire più di sei camere. Ci sono poi aree di ristoro comuni, che di fatto, secondo chi accusa, farebbero di Villa Pergola una struttura unitaria. Il comune di Alassio, Italia Nostra, il Wwf e il Fai si sono schierati con Ricci, per aver evitato colate di cemento sulle colline di Alassio e aver preservato gli edifici e il parco. Le attività di affittacamere e di ristoro, inoltre, secondo Villa Pergola, vengono tutte esercitate con regolari licenze. Insomma, il gran capo Ricci, dalla vicenda, sembrerebbe uscirvi lindo e sereno.

C’è poi stata la questione che ha coinvolto Valerio Staffelli, storico inviato di Striscia e celebre per la consegna dei Tapiri. A chiamarlo in causa la giornalista Giovanna Ferrero, che ha raccontato di curiosi sistemi di selezione di stagisti (farsi aprire la porta da sconosciuti e affacciarsi alla finestra della loro casa, un po’ come Robert Redford chiedeva di fare a Brad Pitt nel film Spy game), pagati poi 400 euro al mese dalla società di produzione Overlord, controllata al 90% da Matilde Zircone (moglie di Staffelli) e al 10% dallo stesso Staffelli.

Secondo la Ferrero, in particolare, gli stage dovrebbero essere riservati a giovani alle prime armi, e non a giornalisti professionisti come lei, laureata, con un master, e pure un libro pubblicato alle spalle (con prefazione di Marco Travaglio).
Staffelli si è difeso raccontando che la paga mensile per lo stage di 12 mesi è di 570 euro lordi, cui sommare altri 570 euro lordi per ciascun servizio in candid camera. I più bravi arrivano a farne 5-6 al mese, per un totale, quindi, di 4 mila euro lordi al mese che per un giovane o meno giovane non sono proprio da buttare di questi tempi. Lo stage ha la durata di un anno, si impara un mestiere ma da parte di Overlord non c’è alcun impegno ad assumere. Pure in questo caso, in realtà, non emerge nulla di così scandaloso nei confronti di un volto noto di Striscia: ce ne fossero, nel mondo del giornalismo, di strutture che, per insegnare il mestiere, assicurano fino a 4 mila euro al mese di retribuzione.
Certo, la Overlord, azienda di famiglia che produce e vende i servizi di Staffelli a Striscia la notizia, ma pure inchieste per i periodici Oggi, Golf & Turismo, Sciare Magazine e gestisce tutti i social di Staffelli (circa 800 mila contatti), ha un giro di affari notevole: ricavi per 1,7 milioni di euro nel 2013, con un utile di 624 mila euro. Il mol è pari a 1 milione di euro, i costi del personale sono piuttosto ridotti (82 mila euro) e i costi di produzione ammontano a 903 mila euro.

Infine, la vicenda forse più antipatica, quella che ha visto protagonista Ezio Greggio. L’Agenzia delle entrate da tempo aveva messo sotto la lente i compensi che lo showman, vera anima di Striscia, percepiva da Mediaset (23 milioni di euro tra il 2009 e il 2013, per esempio), indagando, soprattutto, sulla sua residenza a Montecarlo e sulla attività della Wolf Pictures ltd, società di diritto irlandese cui Greggio ha ceduto i diritti di sfruttamento economico della sua immagine, poi rivenduti a Mediaset.
Per chiudere il contenzioso e non rischiare di pagare fino a 40 milioni di euro, la Wolf pictures ha accettato di versare al fisco italiano la somma di 20 milioni di euro. Greggio, dopo gli articoli apparsi sulla stampa, ha risposto con battutine e toni scherzosi a un argomento in realtà molto serio e scivoloso come l’evasione fiscale. Tenendo sempre a precisare che la somma non la verserà lui, ma la società irlandese. Ogni persona di buon senso, tuttavia, è in grado di intendere chi dovrà veramente allargare i cordoni della borsa.