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 2014  agosto 15 Venerdì calendario

DA VIENNA A LISBONA DOVE L’ECONOMIA VA CONTROCORRENTE


DALLA NOSTRA INVIATA BRUXELLES — Mentre la crescita dell’eurozona nel secondo trimestre rimane stabile e quella delle maggiori economie — Germania, Italia e Francia — registra una battuta d’arresto, il Pil di alcuni Paesi periferici è riuscito ad aumentare, benché moderatamente. Lo aveva detto il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, nel suo discorso di giovedì scorso: la ripresa è «debole, fragile e disomogenea». Spagna e Portogallo sono andati in controtendenza: il Pil dei due Paesi è salito dello 0,6% tanto da essere citati come esempi dalla Commissione europea, che nel commentare i risultati del Pil del secondo trimestre pubblicati ieri da Eurostat, ha sottolineato come «gli Stati che hanno insistito sulle riforme, hanno registrato una crescita più forte rispetto a quelli che hanno intrapreso un cammino più lento». È pur vero che gli effetti del rallentamento della Germania, che da sola vale un quarto dell’eurozona, o dell’Italia che pesa per il 20%, ha un impatto maggiore sull’andamento generale. Ma è importante il segnale positivo che arriva dalla periferia. Anche la Grecia, che è ancora nel programma di salvataggio, sembra aver invertito la rotta: le cifre sono ancora negative ma inferiori alle attese. Il Prodotto interno lordo nel secondo trimestre è stato dello 0,2%, inferiore al -0,5% previsto dagli analisti. In miglioramento anche l’Olanda, che ha registrato un +0,5% rispetto al -0,4% del primo trimestre, e la Finlandia che spera di essere riuscita da un periodo di recessione: dopo due trimestri con crescita negativa dello 0,3% ha raggiunto un +0,1%. L’Austria incassa un +0,2% mentre l’Ungheria tiene: +0,8%, anche se nel primo trimestre il Pil era al +1,1%. La strada è ancora in salita. Le tensioni geopolitiche acuiscono per i Paesi fragili le difficoltà di ripresa e avranno degli effetti anche sui più forti come la Germania. Le sanzioni economiche contro la Russia in seguito all’escalation della crisi ucraina stanno già presentando il conto, appesantito dalle ritorsioni di Mosca, che ha bandito una serie di prodotti Ue a cominciare da quelli agricoli.
Fr. Bas.