Daniele Martini , il Fatto Quotidiano 14/8/2014, 14 agosto 2014
REGIONE LAZIO, ALLA FIERA DELLE NOMINE FANTASIA
Alla regione Lazio forse non sono rombi di tuono nell’azione amministrativa e di governo, ma non difettano certo di fantasia quando c’è da moltiplicare gli incarichi dei dirigenti. In quelle occasioni ahimè sempre più frequenti, il presidente Nicola Zingaretti e i suoi fanno sfoggio di un estro barocco cesellando nomi altisonanti da appiccicare al vuoto.
Gli ultimi casi sono assai eloquenti: con un arzigogolo verbale hanno creato, per esempio, l’evanescente “Posizione di studio”, mentre con uno svolazzo hanno fatto sbocciare dal nulla e per il nulla un “Nuovo servizio di coordinamento amministrativo per le strutture di supporto degli organismi autonomi”.
Ci sarebbe da sorridere se questa specie di todos caballeros sulle rive del Tevere non costasse un bel po’ di soldi (in media 170mila euro l’anno ognuno, 155mila come stipendio base più 15mila per difficilmente verificabili “compensi di risultato”). E se quegli incarichi non fossero oggetto di scambi e di manovre che con la buona politica hanno da spartire poco o nulla. Il “Servizio di coordinamento”, per esempio, è stato escogitato tenendo soprattutto presenti le aspettative di Cinzia Felci, signora che al di fuori dei cancelli della Pisana, sede della regione, è decisamente poco nota, ma dentro quel recinto è un nome da riverire. La Felci è in forza all’ente dal 2004: la volle con puntiglio l’allora presidente, Francesco Storace, prelevandola dal comune di Velletri e spingendola al vertice, nonostante già allora nell’organico ci fossero 400 “sovrannumerari”, dirigenti di troppo. Con il presidente Piero Marrazzo, la Felci restò in auge diventando dirigente dell’ufficio di Bruxelles. Cambiata di nuovo la maggioranza, la Polverini la volle al suo fianco a Roma come responsabile della programmazione economica. E nel rispetto della tradizione ora Zingaretti l’avrebbe voluta capa della struttura a cui con molta fantasia e poca logica è stato affidato il compito di coordinare organi di garanzia come il Difensore civico o il Garante dei detenuti, uffici autonomi per definizione e quindi estranei a qualsiasi forma di coordinamento. Proprio a un passo dall’attribuzione dell’incarico il meccanismo si è però inceppato, probabilmente a causa di battibecchi di vertice: tutto rinviato a settembre. Anche con la nuova Agenzia per la Protezione civile l’iter di nomina è andato a sbattere. In quel caso si sono incavolati i dirigenti interni che sentendosi scavalcati dalle scelte della maggioranza si sono rivolti al Tar.
Il tribunale amministrativo ha annullato anche i 12 incarichi attribuiti dalla giunta laziale per il progetto “Tornosubito”, borse di studio finanziate con fondi europei. A compimento è andata invece la nomina del responsabile dell’improbabile “Posizione di studio”, generico servizio per la documentazione che si aggiunge agli uffici che dovrebbero svolgere lo stesso compito. La “Posizione di studio” è comunque servita a trovare una sistemazione adeguata a Guido Magrini, l’ex direttore del Dipartimento economico e del Bilancio temporaneamente costretto a girarsi i pollici.
La nuova maggioranza di centrosinistra aveva promesso di ridurre gli incarichi portando a 12 le direzioni generali per motivi organizzativi, ma anche per risparmiare. È successo il contrario. Al punto che il sindacato dei dirigenti regionali Direr-Dirl si è stufato, inviando una nota durissima a Zingaretti: “Nei fatti la Regione Lazio continua ad adottare riorganizzazioni assolutamente sganciate da motivazioni e criteri di funzionalità organizzativa, che hanno quale principale concreto risultato la moltiplicazione, frammentazione e dispersione delle filiere delle responsabilità, la duplicazione e sovrapposizione di competenze”.
Sintetizza la segretaria, Roberta Bernardeschi: “Stanno moltiplicando i posti a fantasia”. La Direr-Dirl ha impugnato gli atti davanti al Tar e si è rivolta anche alla Corte dei Conti ipotizzando un danno erariale: più di un milione di euro.
Daniele Martini , il Fatto Quotidiano 14/8/2014