Filippo Facci, Libero 14/8/2014, 14 agosto 2014
NO DEAD
C’è un volantino dei Nuclei operativi armati (Noa) che invita ovviamente alla lotta armata, ma ha ottenuto meno attenzione mediatica di certe patacche palermitane che ogni tanto blaterano minacce (processo Trattativa) anche se giustamente non ci crede nessuno. Rifarsi agli Anni di piombo ormai è divenuto un modo per banalizzare le cose e non affrontarle nel loro specifico, ma le buste coi proiettili e le molotov e le intimidazioni recapitate a senatori, sindaci, magistrati, poliziotti, giornalisti, albergatori, operai, camionisti sarebbero gravi anche se non ci ricordassero nessun passato. Sta di fatto che qualche intellettuale favorevole ai sabotaggi ha fatto più clamore degli attentati alle imprese che lavorano al Tav. E il Pd si limita a liquidare i «nostalgici», mentre l’ala ufficiale del Movimento, peraltro alleata coi Cinque Stelle e corteggiata dal Fatto Quotidiano, delira di «provocatori di professione pagati dalla questura» e lascia spazio a idiozie genere «strategia della tensione» e altre sciocchezze. Un menagramo direbbe che serve il morto o la catastrofe, altrimenti la politica e i mass media rimarranno schiacciati sul presente o la meneranno ancora col passato. Ma non ci interessa un tragico domani essere tra coloro che l’avevano detto. Ci interessa ricordare una cosa oggi: in Valsusa il terrorismo c’è già.