Davide Fumagalli, MilanoFinanza 13/8/2014, 13 agosto 2014
TWITTER, QUASI UN UTENTE SU 10 È UN SOFTWARE
Il boom registrato da Twitter a fine luglio dopo la presentazione dei conti, superiori alle aspettative del mercato, era motivato anche dalla notevole crescita degli utenti, vero parametro chiave per una piattaforma che genera l’89% dei ricavi dalla pubblicità veicolata a chi la utilizza. Leggendo attentamente la comunicazione depositata ieri alla Sec, però, emerge un dato interessante: secondo le stime della stessa società, basate sull’analisi del traffico sui propri server e su controlli a campione, l’8,5% degli utenti che accede su base regolare alla piattaforma non evidenzia comportamenti tipici di un essere umano realmente interessato ai contenuti, ma è invece un web bot, ovvero un software creato dai programmatori per raccogliere informazioni a intervalli ciclici. Una percentuale non trascurabile anche in valore assoluto, dal momento che nel trimestre terminato al 30 giugno Twitter ha registrato una media di 271 milioni di utenti unici su base mensile, di cui ben 23 milioni sarebbero quindi costituiti in realtà da programmi informatici. Non sempre, però, questo genere di utenti è creato per falsare artificiosamente i dati di altri utenti: secondo le stesse analisi condotte dalla società, infatti, meno del 5% degli utenti unici medi su base mensile è costituita da account fasulli o legati ad attività di spam vere e proprie, su cui la società sta comunque lavorando per identificarle tramite sistemi automatici e limitarne l’opera di disturbo. Come evidenziato nel documento, infatti, il business di Twitter si basa sulla credibilità dei politici, star e opinionisti che utilizzano la piattaforma creando largo seguito tra i milioni di follower, e la presenza di spam poco pertinente potrebbe invece spingere le persone a utilizzare altre piattaforme di social networking. Un rischio ben chiaro al management di Twitter e legato anche al mutare vorticoso della tecnologia: la grandissima parte degli utenti utilizza infatti Twitter sullo smartphone, ed è quindi fondamentale per la società adeguarsi continuamente ai trend assai mutevoli del settore mobile. Senza per questo disdegnare i robot.
Davide Fumagalli, MilanoFinanza 13/8/2014