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 2014  agosto 13 Mercoledì calendario

OBAMA SI CONCENTRA SUL GOLF

Mediocre come giocatore, onesto nel non rivendicare punti che non gli spettano, ma, soprattutto, straordinariamente attratto dal «green»: quella del golf per Barack Obama sta diventando una vera ossessione. Nessuno ovviamente, nega che il presidente abbia diritto, come chiunque altro, a periodi di relax, a una vacanza. Il golf, ha spiegato più volte il leader democratico, lo rilassa e gli dà spazi di libertà dagli impegni pubblici nei quali può riflettere sul da farsi. Ma le oltre 180, lunghe partite di golf che Obama si è concesso in cinque anni e mezzo di presidenza (rispetto, ad esempio, alle 24 dei due mandati di George W. Bush, che pure passava per un presidente «lavativo») hanno da tempo fatto sollevare più di qualche sopracciglio a Washington. Non ha aiutato, in questi giorni, il fatto che Obama sia partito per le vacanze a Martha’s Vineyard subito dopo aver autorizzato una campagna di bombardamenti in Iraq. Così sono cominciate ad arrivare le critiche anche da giornali progressisti come il Washington Post sul quale Dana Milbank scrive che, precipitandosi sul campo di golf mezz’ora dopo essere atterrato sull’isola del suo ritiro estivo, Obama ha dato la sensazione di un certo distacco dagli affari del mondo. Anche perché, poi, è tornato a giocare la sera e poi la mattina dopo, nonostante l’allarme del capo della Nato per l’«elevata probabilità» di un intervento militare russo nell’est dell’Ucraina. Anche il magazine di Politico.com ha analizzato la curiosa passione obamiana per mazze e palline concludendo che Barack sta un po’ esagerando ma è nel solco di una tradizione: gli ultimi 11 presidenti, da Eisenhower in poi (unica eccezione Jimmy Carter), hanno passato molto tempo sul «green». E Nixon, Johnson e Clinton erano anche famosi per i loro trucchi: si prendevano punti che non gli spettavano. Obama, invece, non tenta mai di imbrogliare. E non si arrabbia quando perde. Cosa che, essendo un giocatore mediocre, gli capita spesso.