Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  agosto 09 Sabato calendario

NON SIAMO UN PAESE NORMALE

Nei primi sei mesi del 2014 sono state denunciate 915 persone per reati contro la pubblica amministrazione: peculato, corruzione e concussione. Le indagini compiute nel settore degli appalti pubblici hanno invece portato alla denuncia di 400 persone consentendo di accertare gare irregolari per un valore di un miliardo e 200 milioni di euro. Nel 2013 si è scoperto che sono stati sottratti a tassazione 15 miliardi di euro con evasione internazionale mentre ammontano a 16 miliardi di euro i ricavi non dichiarati e a due miliardi l’Iva non versata nell’ambito delle cosiddette “truffe carosello” compiute da 8.300 evasori totali. Nello stesso periodo di tempo sono state denunciate 12.334 persone per frode e altri reati fiscali. È stato chiesto il sequestro di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie per un valore di 5 miliardi e 300 milioni di euro, 1 miliardo e 400 milioni di euro sono già stati recuperati. Nell’ultimo biennio è stato chiesto il sequestro di beni provenienti dall’attività mafiosa per oltre 8 miliardi. Nel primo semestre 2014 l’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia ha trasmesso 38.783 segnalazioni di operazioni sospette, delle quali la maggior parte proveniente da intermediari finanziari (banche e poste) e 2.036 dai professionisti. È l’Italia nella fotografia che ne fa l’ultimo rapporto della Guardia di Finanza. E sono proprio questi numeri a dimostrare quanto ancora c’è da fare per riuscire a essere un Paese normale.