Alessio Schiesari, il Fatto Quotidiano 12/8/2014, 12 agosto 2014
IL FT: «RENZI PIU’ DIVERTENTE DI BERLUSCONI»
«Quando qualcuno parla al Financial Times, sa che sta parlando ai mercati globali. Per questo non mi sembra un caso che abbia scelto di concederci un’intervista nei giorni dell’accordo tra Etihad e Alitalia, il più importante investimento estero diretto in Italia degli ultimi anni”. A parlare è Giulia Segreti, una delle due giornaliste del Financial Times (l’altra è Rachel Sanderson) ad avere parlato con il premier italiano, in una “pugnace” – così si legge nel testo – intervista pubblicata ieri.
Il prestigioso quotidiano britannico ha deciso di riservare a Renzi l’apertura del giornale, privilegiandolo alla situazione irachena e alla rielezione di Recep Tayyip Erdogan in Turchia. Una scelta che Segreti spiega così: “Renzi stimola la curiosità dei lettori britannici e internazionali, perché viene percepito come fuori dai soliti schemi della politica italiana”. Un interesse che però nelle scorse settimane ha cominciato a trasformarsi in scetticismo: più o meno in concomitanza con l’affondo di Mario Draghi sulle riforme, uno degli editorialisti di punta del quotidiano della City, Wolfgang Munchau, ha scritto editoriali al vetriolo verso il rottamatore e dal proprio think tank chiedeva: “Renzi ha un piano per uscire dalla recessione ?”, mentre l’Economist rilanciava così: “It’s the economy, stupid”, cioè “è l’economia, stupido”.
A TU PER TU, PERÒ, RENZI è un’altra cosa. Segreti è rimasta colpita dalle sue “grandi capacità di comunicatore, che si porta dietro fin dai tempi della Leopolda”, perfino “migliori di quelle di Berlusconi” (anche lui intervistato dalla giornalista quando sedeva a Palazzo Chigi) perché “più divertente e brioso, oltre che altrettanto comunicativo. Non ce lo vedo Renzi che fa cucù alla Merkel”. A suscitare tanta empatia sono stati lo stile informale del premier e le battute, in parte riportate nel testo dell’intervista: “Ci ha mostrato una sciabola recentemente regalatagli dagli schermidori italiani e ha scherzato, ‘forse non dovrei farmi vedere dai giornalisti con un’arma così’” . O quando ha gigioneggiato sul disordine del suo ufficio, chiedendo alle due croniste se “davvero volete fare l’intervista qui?”.
Un Renzi in grande spolvero, che ha dovuto tirare fuori tutto il proprio charme per affrontare un colloquio che, nei contenuti, non è stato altrettanto semplice. Chiamato a rispondere alle accuse della Bce sull’assenza di riforme strutturali, si è difeso sostenendo di essere “d’accordo con Draghi (‘anche se Draghi è meno d’accordo con lui’, ammette Segreti), ma le riforme non le farà la Troika, ci penso io”. E ha poi rintuzzato: in Italia tutti dicono “nessuno è mai andato così veloce. Poi vado dagli investitori stranieri e mi chiedono di andare ancora più veloce”. Perché, come ammette la giornalista, è questo che il presidente del Consiglio voleva ottenere dall’intervista: “Più tempo dagli investitori internazionali” che tengono l’Italia sotto pressione.
NON SI SA SE L’OBIETTIVO di sedurre i mercati sia stato raggiunto, di certo però la maggior parte dei lettori del quotidiano britannico non è sembrata convinta dal brillante catenaccio di Renzi, almeno a giudicare dai commenti sul sito. “Deludente e folle, l’Italia è un Titanic che affonda – commenta Harry Haller, che prosegue: “Gli investitori prendano appunti e si mettano al sicuro prima che affondi”. Paul Taylor ironizza con una delle affermazioni in cui Renzi vola più in alto (“il nostro modello non è la Spagna, ma la Germania”): “Divertente. L’Italia è in recessione, il Pil della Germania si riduce e l’unica economia che cresce è quella spagnola . Buona fortuna”. Un altro lettore, greek taxpayer, cioè “contribuente greco”, di fronte ai raffronti sbandierati da Renzi - “Non credo ci sia nessun altro partito europeo che abbia più voti del Pd, nemmeno la Merkel” - fa notare: “Non credo ci sia nessun altro capo di governo in Europa, a parte mr Renzi, nemmeno eletto in Parlamento. E questo è un problema”.
Alessio Schiesari