Felice Cavallaro, Corriere della Sera 12/8/2014, 12 agosto 2014
L’ASSEMBLEA SICILIANA «RIPOSA» PER 35 GIORNI
PALERMO — Per approvare il terzo assestamento di un tormentato bilancio hanno lavorato anche ieri, in pieno agosto. Ma per i 90 deputati dell’Assemblea regionale siciliana, dopo una seduta di 40 minuti, nonostante lo straordinario estivo determinato dalla necessità di tamponare in fretta alcune falle evidenziate dal Commissario dello Stato, si profila una nuova polemica perché la prossima seduta sarà il 16 settembre. Come dire, 35 giorni di vacanza. Stanco «dei continui attacchi anti Autonomia», stoppa però ogni calcolo il presidente dell’Assemblea Giovanni Ardizzone, assicurando che le commissioni riprenderanno a lavorare il 4 settembre e che alcune, «per temi legati soprattutto alla sanità», si riuniranno anche a fine agosto. Resta comunque l’amarezza di conti mai a posto, di leggi e leggine mandate spesso dal governo Crocetta in aula senza copertura, con singolari trattative avviate ad aula aperta con lo stesso Commissario dello Stato per aggiustare, correggere, integrare, tagliare. Senza nemmeno capirsi. Visto che proprio il Commissario ad ogni passaggio cassa e annulla. Com’è accaduto perfino per una buona norma come l’assunzione dei figli dei testimoni di giustizia. Con due ordini del giorno si dà via libera a quella che impropriamente viene chiamata Finanziaria ter. Ma una quarta se ne profila a settembre nel batti e ribatti che di volta in volta contrappone, da una parte, il Commissario o la Corte dei conti e, dall’altra, gli inquilini del Palazzo. Anche ieri il governo di centrosinistra si è presentato con le tabelle rifatte, ma con la comprensiva astensione dell’opposizione (Ncd) che si limita a denunciare come manchino oltre 1 miliardo e 250 milioni. Ed è il vero dramma di un pessimo autunno.