Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  agosto 07 Giovedì calendario

LA SPENDING REVIEW DI FELIPE

Operazione trasparenza nella casa reale di Spagna: è il compito che si è dato il nuovo re, Felipe VI, per dare lustro alla corona. Un severo decalogo, che prevede anche una radicale spending review, per archiviare scandali e malumori che negli scorsi anni hanno accompagnato le disavventure giudiziarie del marito dell’infanta Cristina, Inaki Urdangarin, e la vita privata di Juan Carlos I. È vietato a tutti i membri della famiglia reale svolgere attività remunerate non strettamente vincolate a un’esigenza istituzionale. Saranno possibili eccezioni solo dopo un incarico formale del sovrano e previa approvazione del governo. Quanto allo stipendio, Felipe VI ha deciso che tanto lui quanto il padre fino a dicembre continueranno a ricevere l’assegno ordinario (148 mila euro l’anno per il principe delle Asturie, 294 mila per il sovrano di Spagna). Ma a gennaio Felipe deciderà a quanto ammonterà il nuovo salario di Juan Carlos I, che ha abdicato in suo favore il 19 giugno. Restrizioni anche sui regali: d’ora in poi la Casa reale non potrà ricevere doni lussuosi, per evitare di indispettire i sudditi in tempi di crisi economica. La misura più concreta riguarda il bilancio della Casa reale, attualmente controllato solo da una commissione interna, istituita nel 2007, senza l’obbligo di rendere pubblici i conti. Dal 2015 il bilancio dei Borboni sarà sottoposto all’esame annuale della Intervención Generai del Estado, ente di controllo della gestione economica e finanziaria del settore pubblico statale spagnolo. Secondo un sondaggio dell’istituto Metroscopia, il 58 per cento dei cittadini spagnoli ha fiducia in Felipe (solo il 19 non ripone in lui alcuna speranza). Il 75 per cento si è invece detto entusiasta all’idea che il nuovo monarca svolga una attività politica costante di mediazione tra i partiti.