la Repubblica 6/8/2014, 6 agosto 2014
LA DE CARLOTTO RITROVA IL NIPOTE DESAPARECIDO
BUENOS AIRES.
Ha combattuto la sua battaglia per 36 anni. Non si è mai arresa anche davanti a chi le “consigliava” di non insistere nelle sue denunce e, soprattutto, nelle sue ricerche. Ma adesso Estela de Carlotto, presidente delle Nonne di Plaza de Mayo, l’organizzazione che si occupa di rintracciare i bambini prelevati ai genitori desaparecidos durante la dittatura militare argentina, può finalmente gioire. È riuscita infatti a rintracciare e incontrare suo nipote Guido che non aveva mai conosciuto.
Secondo l’agenzia di stampa ufficiale Telam, il nipote della Carlotto ha 36 anni, è sposato e vive a Olavarria, nella provincia di Buenos Aires, dove lavora come musicista. E’ nato il 26 giugno 1978 nel centro clandestino di detenzione “La cancha” durante la dittatura militare e ha la doppia cittadinanza argentina e italiana. Il figlio minore di Carlotto — che si chiama anche lui Guido, come il padre — ha detto che suo nipote «si è presentato volontariamente». Il giovane, ha spiegato lo zio, aveva dei sospetti sulla propria identità e per questo motivo si è sottoposto al test del Dna: «Non posso aggiungere altro perché c’è un’inchiesta ancora in corso». Da quanto è emerso, il ragazzo oggi si chiamerebbe Ignacio Hurban. Si tratterebbe del figlio di Laura, la figlia desaparecida di Estela de Carlotto.
L’Associazione delle “Nonne di Plaza de Mayo”, fondata da dodici madri-nonne di desaparecidos, ha la sede centrale a Buenos Aires. Negli anni scorsi Estela de Carlotto, per il suo impegno civile, ha ottenuto una candidatura al Premio Nobel per la Pace. Fino a questo momento l’associazione è riuscita a rintracciare ben 114 figli di desaparecidos rapiti da membri della dittatura militare che governò dal 1976 al 1983 sequestrando, torturando e assassinando circa 30 mila argentini, secondo le organizzazioni dei diritti umani.
la Repubblica 6/8/2014