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 2014  agosto 06 Mercoledì calendario

A PARIGI GLI ALBERGHI DI LUSSO AFFILANO LE ARMI E INVESTONO CENTINAIA DI MILIONI DI EURO

A Parigi è tutto un fiorire di palazzi ristrutturati che ospitano prestigiosi alberghi. Nei giorni scorsi è stato inaugurato il Peninsula dopo quattro anni e mezzo di lavori, che sono costati 800 milioni di euro. È la prima struttura europea per la catena Hongkong and Shanghai Hotels.
In concomitanza con questo avvenimento, ha riaperto i battenti il Plaza Athénée, fiore all’occhiello della ricettività parigina, dopo un’opera di ammodernamento durata dieci mesi.
Si tratta di due avvenimenti eloquenti nell’ambito di quella che alcuni addetti ai lavori non esitano a definire la guerra dei palazzi. Dopo lo sbarco nella capitale francese delle catene asiatiche Raffles, Shangri-La e Mandarin Oriental, gli ultimi due arrivati hanno deciso di fare le cose in grande per piazzarsi al vertice dell’offerta ricettiva di lusso. Ciò ha costretto concorrenti come il Ritz, il Crillon, Plaza Athénée e Lutetia ad aprire i cantieri a loro volta. Il duplice obiettivo è fidelizzare una clientela particolarmente esigente e, contemporaneamente, conquistare nuovi ospiti desiderosi di qualcosa di nuovo in albergo.
Così il Plaza Athénée avrebbe investito 200 milioni per allargarsi. Sono stati acquistati 5 mila metri quadrati di terreno adiacente l’hotel Avenue Montaigne. Un’operazione che permetterà di aumentare il giro d’affari evitando un’impennata dei costi fissi. Sono state aggiunte 17 camere e suite che portano il totale a 208, oltre a un bar. La proprietà punta anche sul ritorno dello chef Alain Ducasse con un nuovo ristorante a base di pesce. La struttura, che ha un fatturato annuo di circa 80 milioni, ha mantenuto i prezzi invariati, che ammontano mediamente a 1.180 euro per camera a notte.
Quanto al Peninsula, detenuto per l’80% dal fondo Katara Hospitality e per il restante 20% da Hongkong and Shanghai Hotels, esso propone un prezzo d’ingresso scontato, fra 695 e 750 euro, ma a regime si arriverà intorno ai mille euro a notte con tasso di occupazione stimato al 70%. Gli 800 milioni messi sul piatto per la ristrutturazione sono considerati una cifra astronomica dai vertici dell’albergo, che son tuttavia fiduciosi sulle potenzialità del Peninsula.
In generale, il panorama alberghiero parigino è completamente diverso da quello che si poteva osservare una quindicina d’anni fa. Il numero di camere è cresciuto a dismisura. Secondo l’Ufficio del turismo della capitale, fra il 2000 e il 2015 l’offerta di alto livello sarà salita del 50%, passando da nove a 15 strutture alberghiere. E le stanze saranno balzate da 1.639 a 2.446.
Ma le novità non sono finite, perché alla fine del prossimo anno, al termine dei lavori, riapriranno il Ritz e il Crillon. E questo rilancerà la rivalità nel settore dell’ospitalità di alto livello. E nel 2016 dovrebbe essere la volta di un nuovo albergo, il Cheval Blanc (gruppo Lvmh), negli spazi del vecchio Samaritaine. Ma ci sarà posto per tutti? Fleur Pellerin, segretario di Stato francese per la promozione turistica, sostiene che la nazione d’Oltralpe è pronta a conquistare un posto di primo piano in Europa in un momento nel quale la domanda è in aumento. Le nuove aperture, osserva soddisfatto, dimostrano che Parigi rimane la città più desiderata al mondo.
Elisabetta Iovine, ItaliaOggi 6/8/2014