Lorenzo De Cicco, Il Messaggero 4/8/2014, 4 agosto 2014
«QUELL’ETERNO RIPOSO COSTA COME UN ATTICO IN CENTRO»
LA TRADIZIONE
Sarà pure eterno, ma di certo il riposo dei romani è anche molto costoso. Per una tomba monumentale al Verano c’è chi è disposto a spendere anche oltre 900mila euro, come un appartamento nelle piazze storiche del centro di Roma. E anche prima che il Comune decidesse di mettere all’asta 1.150 loculi, le agenzie di pompe funebri della Capitale sono state subissate di richieste per un posto sotto terra nello storico cimitero di San Lorenzo, dove sono sepolti centinaia di personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo, da Moravia a Mastroianni.
PREZZI D’ORO
Quello delle tombe è un business che non conosce crisi. O meglio, nonostante la crisi, spiegano gli addetti ai lavori, si preferisce «tagliare sul funerale» piuttosto che sulla sepoltura. Perché la cerimonia dura qualche ora, mentre la tomba è per sempre. Alessandro Taffo, titolare della Taffo Funeral Services, una delle principali agenzie di pompe funebri di Roma (quella dei cartelloni pubblicitari con scritto: «Non correre oltre i limiti. Noi non abbiamo fretta di vederti») fornisce questi dati: «Per un cimitero come il Verano una tomba a terra può costare fino a 30mila euro. Per non parlare poi delle cappelle: si può arrivare anche a 300mila euro l’una». Decisamente più bassi i prezzi dei loculi semplici, con le tariffe che in media oscillano tra gli 800 e i 3.500 euro. Ecco perché con la nuova asta nelle casse comunali possono arrivare svariati milioni di euro. Basta pensare che nell’ultima vendita bandita da Ama, nel 2010, una tomba messa in vendita a 150mila euro è stata aggiudicata a 900mila, sei volte il valore d’asta. Più di quanto può costare un appartamento di 200metri quadri in Prati o uno di 120 dietro piazza Venezia.
Altro che risparmi. Chi vuole ridurre i budget lo fa per le cerimonie funebri. Come spiegano dalla Feniof, la Federazione nazionale imprese onoranze funebri, «sempre più spesso i clienti ci chiedono un funerale molto sobrio, dicendo che è perché chi è mancato “era molto umile e avrebbe preferito così”. In realtà, i soldi che girano sono sempre meno». Ma per le tombe è diverso. Perché in questo caso, spiegano dall’agenzia funebre Bresciani di piazza Cornelia, «si tratta anche di un investimento».
PIOGGIA DI DOMANDE
Neanche il numero sempre maggiore di cremazioni sembra scalfire il desiderio di un «luogo fisico» dove seppellire le ceneri dei propri cari. «Sempre più clienti stanno optando per l’incinerazione dei familiari - spiegano dall’impresa Bresciani - ma per molti rimane comunque il desiderio di una tomba». E quelle del Verano sono le più ambite. «L’asta del Comune di certo non andrà deserta - dicono dall’Agenzia Taffo - ogni giorno riceviamo richieste per una tomba nel cimitero di San Lorenzo, molte persone chiedono di trasferire i propri cari sepolti nelle altre due strutture di Roma, a Prima Porta o al Laurentino. Fino a oggi gli spostamenti erano estremamente complicati. Ora, anche se con prezzi all’apparenza proibitivi, tutti potranno provarci».