Alessandro Robecchi, Pagina99.it 4/8/2014, 4 agosto 2014
CORSIVI
Si può pensare tutto il male possibile di Matteo Renzi, del presidente Napolitano, di Berlusconi Buonanima e di tutti gli altri, compreso il droghiere che sbaglia il resto e il cretino che vi tampona al semaforo. Ma una critica, per essere credibile e magari condivisa, dovrebbe restare all’interno del sistema solare, o almeno della galassia. Quindi dire che Renzi e Napolitano sono «peggio di Pinochet», come ha fatto ieri Beppe Grillo ha la stessa efficacia e la solida fondatezza di chi dice che giovedì ci sarà la fine del mondo, all’ora dello spritz. È che la politica è meglio maneggiarla con cura, come anche la Storia. Il rischio è di passare dalle pagine degli interni al colonnino di destra dei giornali on line. Ah, Napolitano e Renzi come Pinochet? Beh, sarà, ma il ghepardo che legge Shakespeare è più interessante.