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 2014  agosto 04 Lunedì calendario

TROPPE ILLUSIONI SUI TAGLI ALLA SPESA

Caro direttore, la parabola di Carlo Cottarelli, professionista di prima qualità, forse è utile a ridefinire i rapporti tra politica e economia.
La prima causa della parabola-Cottarelli è la narrazione ideologica sulla spesa pubblica, purtroppo condivisa anche da larghi settori di una sinistra culturalmente subalterna: la spesa pubblica italiana è abnorme. No, è vero il contrario: la spesa primaria corrente italiana (spesa totale meno spesa per interessi e investimenti) è tra le più basse dell’eurozona in rapporto al Prodotto interno lordo (Pil). Nel 2012, nonostante la nostra economia si sia ristretta molto più della media, l’eurozona era al 43,2, l’Italia al 42,1% del Pil (Eurostat, Government finance statistics 2/2013). La spesa primaria italiana è scesa in termini nominali dal 2010, in particolare la spesa per personale e acquisti di beni e servizi nel 2013 era 14 miliardi in meno di tre anni prima (Documento di economia e finanza 2014: Sezione I, pag 29; Sezione II, pag 8). La spesa primaria corrente tendenziale, ossia senza ulteriori tagli, è prevista ridursi di quasi tre punti di Pil dal 2013 al 2018 (Def, Sezione II, pag 22). Infine, il moltiplicatore della spesa pubblica è 3 o 4 volte maggiore del moltiplicatore delle tasse (quantificazioni Fondo monetario internazionale): vuol dire che «coprire» la riduzione di tasse con equivalenti tagli alla spesa ha effetti recessivi. Soltanto chi continua a credere alle favole liberiste può sorprendersi dell’impatto macroeconomico negativo degli 80 euro al mese di «sconto Irpef».
La seconda causa della parabola-Cottarelli è ben evidenziata da Sergio Rizzo (Corriere , 1 agosto), che considera Cottarelli come un medico: «lo specialista incaricato di individuare gli sprechi, le inefficienze e anche le iniquità della spesa pubblica». Tale visione dell’economia come scienza naturale segna da decenni il discorso pubblico al punto che viene intesa come l’unica possibile. Non è così. È una visione: la visione liberista, funzionale agli interessi più forti. L’economia, invece, è politica. Non si arriva a 32 miliardi di tagli annui alla spesa primaria corrente attraverso interventi su «sprechi, inefficienze e iniquità» identificabili sul piano tecnico secondo criteri oggettivi. Pertanto, la guida della spending review deve essere politica, non indipendente. La terza causa della parabola-Cottarelli deriva, lo dissi anche da vice ministro, dall’irrealismo degli obiettivi di spending review fissati dal Governo Letta. Sedici miliardi per il 2015 e 32 per il 2016 sono irraggiungibili. Si possono raggiungere in un tempo più lungo ma soltanto attraverso altre mutilazioni del welfare , in particolare per le classi medie, con inevitabili conseguenze recessive, oltre che regressive.
Nessun conservatorismo, però. La nostra spesa pubblica va radicalmente riqualificata e riallocata, ma non tagliata, poiché tanti servizi essenziali, dalla scuola alla sanità, hanno oramai natura classista, mentre politiche attive per il lavoro e interventi anti-povertà, raddoppiata negli ultimi tre anni, sono senza risorse.
La vera componente abnorme del nostro bilancio pubblico è l’evasione fiscale: noi, con il 17-18% di Pil evaso, siamo al doppio della media europea. Normalizzare la nostra evasione, attraverso caccia ai pesci grossi e alla criminalità organizzata, senza persecuzione dell’«evasione di sopravvivenza», vale 50 miliardi all’anno.
Che fare nella Legge di stabilità per non aggravare la spirale negativa delle tre D (deflazione, disoccupazione, debito pubblico)? Riqualificare e riallocare, senza ulteriori tagli, la spesa tendenziale. Aumentare di un punto di Pil e finanziare in deficit, per tre anni, investimenti pubblici produttivi concordati con la Commissione europea. Recuperare l’evasione oltre la media europea per ridurre le imposte su lavoro e impresa.
Insistere sulla rotta mercantilista dei tagli al welfare e della svalutazione del lavoro porta al default del debito e alla rottura dell’euro. Deputato, membro direzione nazionale Pd