Adriano Scianca, Libero 23/7/201, 23 luglio 2014
I GRIFFIN A CENA DAI SIMPSON
È come ritrovare fra gli archivi polverosi di qualche vecchia sala di incisione una registrazione dei Beatles e dei Rolling Stones che duettano amabilmente. I reduci dagli anni ‘70 inorridiranno per il paragone, ma per la generazione presente l’incontro di Homer Simpson e Peter Griffin ha la stessa portata epica. Ora, tuttavia, l’attesa è finita.
Il 28 settembre, negli Stati Uniti, la tredicesima stagione dei Griffin si aprirà con un doppio episodio intitolato The Simpsons Guy, lampante gioco di parole con Family Guy, il nome originale della serie creata da Seth MacFarlane. Nella puntata speciale, Peter, Lois e relativa prole si trasferiranno a Springfield, dove faranno amicizia con l’altra celebre famiglia della scuderia Fox. Il crossover promette scintille, anche perché le due serie animate sono molto simili ed è quindi facile trovare l’omologo di ogni personaggio nel cartoon parallelo. Vedremo così Peter e Homer fare a pugni per decidere qual è la migliore birra della città, Stewie e Bart Simpson combinare scherzi in coppia, Lisa dare consigli da teenager a Meg, Marge dare consigli a Lois sulla gestione della casa e così via. Il produttore esecutivo dei Griffin, Rich Appel, ha dichiarato che i produttori dei Simpson hanno già ricevuto la sceneggiatura della puntata, non trovando da ridire che su un paio di righe. «Generazioni di fan parleranno di questo evento», gongola il presidente della Fox, Kevin Reilly.
Nella puntatona pare faccia un cammeo anche il protagonista di Bob’s Burgers, altra serie animata statunitense che per il momento ha avuto meno fortuna in Italia. L’episodio sancirà quindi la pace definitiva fra due serie che non di rado si sono punzecchiate a distanza. Il motivo è preso detto: nati a 10 anni di distanza dai loro omologhi in giallo (1999 contro 1989), i Griffin hanno sempre generato sospetti di plagio. L’idea di una famiglia della middle class con marito casinista, moglie responsabile (e talora insospettabilmente sexy) più tre bambini combina guai fa in effetti dei due prodotti delle creature gemellari. Non mancano, ovviamente, le differenze: nei Simpson la piccola Maggie e i due animali domestici sono rappresentati in modo tutto sommato realistico, nei Griffin tanto Brian, il cane di casa, che Stewie, il terzogenito in fasce, parlano e ragionano come qualsiasi altro elemento della famiglia, risultando anzi più colti e pungenti degli altri. La famiglia di Quahog è più politicamente scorretta: i riferimenti al sesso, alla violenza, al crimine, all’attualità sono più espliciti e senza velleità consolatorie, mentre per Homer e compagnia c’è sempre un lieto fine a sistemare le cose (motivo per cui i Simpson hanno avuto molti meno problemi con la censura rispetto ai Griffin). La struttura narrativa della produzione di Matt Groening è più tradizionale, le storie create da Seth MacFarlane sono ben più dadaiste. Insomma, tante piccole e grandi sfumature di differenza che tuttavia non hanno evitato una logorante guerra di trincea nel corso degli anni.
Abbiamo quindi visto i Simpson trovare la foto di Peter Griffin sul dizionario, alla voce «plagio». In un’altra occasione, Homer si è trovato circondato da un esercito di suoi cloni, in mezzo ai quali era significativamente mescolato anche un Peter Griffin. I Griffin hanno risposto al fuoco mostrando il pervertito Glenn Quagmire in «intimità» con Marge Simpson, salvo essere scoperto da Homer. La scena si conclude con Quagmire che stermina tutti e cinque i componenti della famiglia Simpson. Negli Usa la rete televisiva non ha permesso la trasmissione di questa scena, ma è comunque disponibile nei Dvd. A dispetto di questi dispettucci, Matt Groening e Seth MacFarlane ostentano rapporti cordiali e la genesi del crossover scritto dai papà de Griffin ma, come si è visto, previo controllo di quelli dei Simpson lo testimonia.