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 2014  luglio 23 Mercoledì calendario

IL CAVALLO DELLA REGINA POSTIVO AI TEST ANTI-DOPING

I maligni sostengono che, insieme ai suoi adorati cagnolini di razza corgi, sono le creature che ama di più. Non alludono ai figli di Sua Maestà, né ai nipoti e neppure al pronipote George, suo futuro successore, del quale ieri ha celebrato anche lei il primo compleanno. No, le creature più amate dalla regina Elisabetta, credono in molti, sono i cavalli, sui quali ancora monta in groppa con sicurezza nonostante i suoi 88 anni e con i quali vince premi – e perfino scommesse, secondo qualcuno – essendo proprietaria di un buon numero di purosangue, che va a vedere, facendo un tifo sfegatato, nelle più classiche gare di galoppo. Sennonché per uno di questi quadrupedi, uno dei più famosi, forse perfino il più forte, tanto da aver vinto Ascot l’anno scorso e da essere arrivato secondo quest’anno, la sovrana in questi giorni non tifa: casomai soffre, o s’imbarazza. Buckingham Palace ha infatti reso noto che Estimate, uno degli equini della scuderia reale, è risultato positivo a un controllo antidoping. Pare ci fossero nel suo sangue tracce di morfina: una sostanza vietata, sebbene non sembri a prima vista la più adatta a farlo correre più veloce.
Come che sia, la notizia è di quelle che non ci si aspetta. La settimana scorsa era stata la British Horseracing Authority a rivelare che cinque cavalli erano risultati positivi alla morfina, ma non ne aveva rivelati i nomi e quindi neppure l’identità dei proprietari. Adesso si comprende meglio il motivo di quella prudenza o cortesia, nella fattispecie riservata a tutti i galoppatori, ma probabilmente motivata dalla presenza nel gruppo dei “drogati” di quello che appartiene a Elisabetta II. Ciò ha consentito che sia stato palazzo reale ad annunciare per primo la sgradevole notizia: quando il colpevole si autodenuncia, in un certo senso è già mezzo perdonato. Buckingham Palace sottolinea però che le tracce di morfina nel sangue del cavallo di Sua Maestà sono dovute a un problema di mangime contaminato: ovvero non si tratta di un dopaggio doloso, voluto, ma casuale, involontario. E sarà certamente così. Ma questa è anche la scusa di prammatica di quasi tutti i proprietari di cavalli (e spesso pure di corridori che di gambe ne hanno soltanto due): non l’ho fatto apposta, sarà stata una sostanza finita nel cibo o nelle medicine a mia insaputa. Grande esperta di corse e di cavalli, Elisabetta i proprietari imbroglioni li conosce sicuramente tutti, e di trucchi nel galoppo deve averne sentiti tanti in vita sua. Si può immaginare la sua rabbia all’idea che ora qualcuno possa sospettare di lei, o del suo allenatore.