Andrea Giacobino, MilanoFinanza 21/5/2014, 21 maggio 2014
CALTAGIRONE RIDISEGNA LE HOLDING
Quattro operazioni straordinarie varate contestualmente pochi giorni fa ridisegnano il perimetro delle holding a monte del gruppo di Francesco Gaetano Caltagirone.
La prima è una scissione proporzionale di Immobiliare Caltagirone (Ical) in Fgc, principale cassaforte del costruttore, finanziere ed editore, presieduta dalla figlia Azzura.
L’operazione prevede, come spiegato nel progetto di scissione «la realizzazione di un polo unitario e integrato nell’ambito del quale far confluire asset e strutture societarie riconducibili al settore finanziario». In Fgc finiranno così tutte quelle partecipazioni finanziarie, a iniziare dalle quote in Assicurazioni Generali, che Caltagirone aveva precedentemente ripartito tra le subholding.
La seconda scissione parziale proporzionale riguarda Finanziaria Italia (di cui Ical ha il 2,8%) che trasferisce alcuni asset in favore della newco Caltafin srl; la terza scissione riguarda Costedil (controllata da Ical al 75%) in favore della newco Caltafin 2 srl e infine la quarta scissione riguarda Unione Generale Immobiliare in favore della newco Fincal 2 srl. Nel dettaglio, con la prima operazione Ical trasferisce le quote di Finanziaria Italia, Caltafin srl, Caltafin 2, Fincal 2 srl e 210 mila titoli Generali in carico per 2,8 milioni, nonché crediti per 23,4 milioni per un totale di attivo di 27,2 milioni a fronte di un passivo di quasi pari entità rappresentato da 27 milioni a valere sulla riserva straordinaria e debiti per poco più di 271 mila euro. Con la seconda operazione Finanziaria Italia trasferisce a Caltafin il 99% di Fincal che è in carico per 261,5 milioni. Con la terza operazione Costedil trasferisce una serie di partecipazioni per un totale di attivo di poco più di 200 mila euro. Infine, con la quarta scissione, Unione Generale Immobiliare trasferisce a Fincal 2 consistenti attivi per circa 100 milioni rappresentati da crediti per 4 milioni diverse quote di controllo in società immobiliari in carico per 93,3 milioni.
Andrea Giacobino, MilanoFinanza 21/5/2014