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 2014  maggio 10 Sabato calendario

IL BOIARDO ROSSO, DA 30 ANNI MANUTENCOOP È COSA SUA


Potentissimo e sconosciuto, Claudio Levorato ha 65 anni e da trenta è presidente della Manutencoop di Bologna. Ha fatto di una banale cooperativa rosse di pulizie un gigante del settore che adesso si chiama più elegantemente “facility management”. Oltre 15 mila dipendenti, fatturato superiore a un miliardo, e una difficoltà cronica a far quadrare i conti fotografata dai risicati 5 milioni di utile netto del 2013. Manutencoop è però azionista di peso dell’Unipol, e quindi adesso anche della Fonsai. Levorato è uno dei boiardi rossi che a fine 2005 misero alla porta Gianni Consorte, dopo la fallita scalata dell’Unipol alla Banca Nazionale del Lavoro. Il silurato elesse Levorato a simbolo dei “grilli parlanti” che delegittimavano ingiustamente il suo lavoro. Levorato è uno di quei manager delle coop che vent’anni fa, dopo lo scioglimento del Pci e il terremoto di Mani pulite, sono rimasti senza padrone e sono diventati a loro volta padroni assoluti di aziende tanto popolari quanto prive di democrazia interna. Gestisce situazioni e strategie come un privato alle prese con il complicato capitalismo di relazione all’italiana. Quando Mediobanca progettò l’intervento di Unipol per salvare Fonsai e i suoi crediti verso la compagnia di Salvatore Ligresti, Levorato disse che non aveva un euro: “Lo escludo categoricamente, Manutencoop non distoglierà risorse dal proprio core business”. Pochi mesi dopo ha cambiato idea. E l’anno dopo le “banche di sistema” (Mediobanca con Intesa e Unicredit) hanno soccorso Manutencoop collocando sui mercati internazionali un prestito obbligazionario da 450 milioni (quasi metà del fatturato) allo stellare tasso effettivo dell’8,75 per cento.
Manutencoop è anche socia di Fs nella società Centostazioni, che gestisce la rete delle stazioni ferroviarie di secondo livello. Amicizie e alleanze che portano lavoro. Nei primi mesi del 2014 i nuovi contratti di Manutencoop sono stati firmati con Fonsai e Trenitalia, ma forse è un caso. Il 63 per cento del fatturato di Manutencoop viene dal pubblico, il 39 per cento dalla sanità.
Vuole assolutamente il contratto pluriennale per la fornitura di servizi alla Città della Salute di Sesto San Giovanni: “Si lavora per questo, non si lavora per stare a guardare gli altri”. E i sistemi sono quelli di sempre, come spiega il coindagato Gianstefano Frigerio: “Parlando con Levorato, lui è un vecchio comunista, io un vecchio democristiano, quindi sappiamo come si parla, tra noi, no?”. Adesso lo sappiamo anche noi.

Twitter@giorgiomeletti

Giorgio Meletti, Il Fatto Quotidiano 10/5/2014