S.Bel., Il Sole 24 Ore 18/3/2014, 18 marzo 2014
UBS E L’INCHIESTA INTERNA SU MANIPOLAZIONI DELL’ORO
All’epoca dello scandalo Libor era stata la prima banca ad ammettere le proprie colpe. Adesso Ubs è la prima a rivelare di aver avviato un’indagine interna su possibili manipolazioni del mercato dell’oro. La notizia, seppellita dall’istituto elvetico nelle oltre 600 pagine della relazione annuale di bilancio, ha fatto drizzare le antenne agli addetti ai lavori: Ubs non partecipa infatti all’elaborazione del fixing, l’unica attività su cui finora sembrava focalizzata l’attenzione dei regolatori e su cui negli Usa sono state depositate due class action. Il principale benchmark dell’oro è definito da Barclays, Deutsche Bank, Bank of Nova Scotia, Hsbc e Société Générale, mentre gli svizzeri fanno parte solo del gruppo più allargato dei market makers della London Bullion Market Association (Lbma). Insieme ai 5 del fixing, più Goldman Sachs e JpMorgan, Ubs si occupa poi del Gofo o Gold Forward Offer Rate: un tasso di interesse per i prestiti in oro. Forse è in quest’ultima area che si comincia a sentire puzza di bruciato. (S.Bel.)