Gian Antonio Stella, Sette 7/3/2014, 7 marzo 2014
QUELLE APP PER GIOCATORI IN ERBA
«Colori primari, linee morbide, grafica esultante: si presentano così le app per giocatori in erba. Slot machine a misura di bambino. Come Slot Jungle, pensata per chi ha dai 4 anni in su, dove è un cucciolo di leone a guidare nel gioco i cuccioli umani. O Candy slot, ambiente zuccheroso e tranquillizzante dove la ruota gira tra caramelle, lecca-lecca e cioccolatini mignon, o Dino slot, ambientato tra stegosauri e triceratopi…». Gelava il sangue, giorni fa, l’articolo di Nicoletta Martinelli che su Avvenire, denunciava la nuova frontiera del gioco d’azzardo. Cioè l’adescamento dei bambini. «Di 2.200 “app” categorizzate slot machine, 19 (e crescono ogni giorno) hanno il tag “per bambini” e per età 4-8 anni», ha spiegato all’Ansa Simone Feder, una delle figure di riferimento del movimento No-slot, preoccupatissimo per la diffusione di «una “cultura dell’azzardo” per cui subdolamente finisci per non avvertire il pericolo né l’assurdità del gioco».
«Persino i jingle sono gli stessi: imitano la cascata di soldi delle slot per adulti», spiegava l’Ansa. «Peccato che siano per bambini e se non sei un genitore attento e accorto neanche ci fai troppo caso che la nuova app scaricata sull’inseparabile tablet, ormai perennemente nelle mani di tuo figlio al posto di orsacchiotto e bambole, sia una vera e propria simil-slot. Non succhia soldi, è vero, si vincono “upgrade”, ma induce alla dipendenza e fatte le dovute proporzioni è paragonabile a quella che provano gli adulti, online o nelle sale giochi di cui sono piene le strade». Conosciamo l’obiezione dei sostenitori della cosiddetta “economia del gioco”: ci sono già regole precise che tutelano i bambini. Sul serio? Cerchiamo su Google le parole “slot+bambini”. Esce per primo il link di un sito irraggiungibile. Poi www.casino.paddypower.it/Slot. Entriamo. Sulla home page c’è il pornostar Rocco Siffredi sotto una pioggia di carte da poker. L’annuncio-civetta strilla: «200 euro di bonus». In basso, piccolo piccolo, c’è un link, «gioco responsabile», e una righetta che dice: «Ricordati che il gioco può avere effetti negativi se non praticato con moderazione». Altro link: «Gioca con la testa». Ovvietà: «Il gioco d’azzardo è una forma di intrattenimento. A volte si vince, a volte si perde. Gioca per passare il tempo e non considerarlo un modo per guadagnare. Gioca solo somme di denaro che puoi permetterti. Prenditi una pausa. Giocare d’azzardo continuamente senza prendere una pausa avrà un impatto negativo sulla tua capacità di giudizio. Conosci i tuoi limiti e tienili ben a mente prima di iniziare a giocare…». Eccetera.
IL CONTO GIOCO. Finalmente un altro link: «Proteggi i minori». C’è il disegnino di un papà che tiene le mani sulle spalle di un bambino e una bambina. Leggiamo: «Come previsto dalla normativa sui giochi a distanza è vietato per i minori di 18 anni d’età registrarsi e giocare sul sito PaddyPower.it. Gli utenti che vogliono aprire un conto gioco su PaddyPower.it dovranno inoltre: dichiarare di avere compiuto il diciottesimo anno di età e nel caso in cui siano minorenni non gli sarà consentito di aprire un conto di gioco; fornire i propri dati personali, la data di nascita e il codice fiscale; fornire entro 30 giorni dall’apertura del proprio conto di gioco copia del proprio documento di identità tramite email all’indirizzo attivazione@paddypower.it o al numero fax: 06 60513256. Qualora non venga inviata copia del documento di identità a Paddy Power entro detto termine, il tuo conto di gioco sarà sospeso e in caso di mancato invio entro i successivi 60 giorni il tuo conto di gioco sarà chiuso. In ogni caso non ti sarà consentito di prelevare alcun importo dal tuo conto di gioco finché non avrai inviato a Paddy Power copia del tuo documento d’identità». E sarebbero questi i limiti? Ma per piacere…