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 2014  marzo 07 Venerdì calendario

SPECCHIO

«Prima della partita i giocatori del Real Madrid si mettevano in coda davanti allo specchio facendo attendere l’arbitro che era già nel sottopassaggio. Io ho 51 anni e se voglio lavorare con i ragazzi devo capire il loro mondo, ma questo non è più il mio calcio» (José Mourinho).

HIGUAIN «Da un certo punto di vista, meglio non essere Higuain. Io posso passeggiare tranquillamente per la città, lui non tanto» (il difensore del Napoli Raul Albiol).

SPUTARE «Continuo a essere un tifoso del Napoli, ma questo non significa che possa dimenticare quello che è stato il mio passato. Non sono abituato a sputare nel piatto in cui ho mangiato. Sono tifoso del Napoli, ma non mi si può chiedere di essere contro la Juventus» (Ciro Ferrara).

TIFOSO «In verità non sono un gran tifoso di calcio. Lo seguo, ma senza bandiere. Mi hanno attribuito la Lazio perché ho interpretato un laziale e andavano poi matti a contrappormi a mio cognato Verdone. De Laurentiis quando è diventato presidente del Napoli, mi ha fatto fare un giro del San Paolo, ma non ho mai visto una partita: se poi perdeva con me in tribuna… Me lo guardo in televisione il calcio, un pò di tutto, anche quello di livello internazionale Mi piacciono le belle giocate» (Christian De Sica).

VITA «Le storie dello sport sono come le storie tra le persone. Si sbaglia, si azzecca, si cresce, si matura. È la vita, no?» (Marco Bonitta, tornato ad essere ct della nazionale femminile di volley).

AMORE «Con Filippo ci alleniamo separati, il nostro amore non è stato un esempio di stabilità e io voglio che nuoto e fatti personali restino ben separati» Federica Pellegrini a proposito della sua relazione con Magnini).

EMOZIONANTE «Molte persone vogliono vedere perdere Vettel perché il campionato torni emozionante. È evidente che la Red Bull è in ritardo rispetto alla Mercedes, ma Sebastian non lascerà il team solo perché non vince» (Bernie Ecclestone).

QUARTI «Se siamo quarti significa che meritiamo il quarto posto. E non è colpa degli arbitri. Anche noi abbiamo sbagliato» (l’attaccante della Fiorentina Mario Gomez).

SECONDI «Nel ciclismo è come nella Formula 1 o nello sci: si vince o si perde con distacchi minimi, e a un certo punto finisce per diventare difficile limare anche solo pochi secondi» (Vincenzo Nibali).