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 2014  febbraio 22 Sabato calendario

PER LA SARAS SALGONO LE PERDITE NEL 2013


Il peggioramento dei margini di raffinazione pesa sui conti di Saras, ma il titolo chiude in Borsa in rialzo dello 0,98%. Il gruppo della famiglia Moratti, secondo i risultati preconsuntivi, ha registrato nel 2013 un risultato netto «reported» in rosso per 271,1 milioni rispetto alla perdita di 90,1 milioni del 2012 mentre il risultato adjusted segna un rosso di 84,1 milioni (contro perdite per 35,2 milioni). I ricavi sono stati pari a 11.230 milioni, in calo del 6% rispetto agli 11.890 milioni del 2012.
A pesare sui risultati è il marcato peggioramento dei margini di raffinazione e il recepimento della nuova metodologia di calcolo della Tariffa Cip6/92 per la vendita di energia elettrica, spiega il gruppo in una nota diffusa ieri. Nel quarto trimestre però il gruppo è riuscito a ridurre le perdite con un utile netto adjusted di 5,4 milioni rispetto al rosso di 18,8 milioni di un anno prima, e un risultato netto reported in rosso per 33,4 milioni rispetto agli 82,4 milioni dello stesso periodo del 2012.
«Grazie ai recenti investimenti che hanno incrementato la capacità di conversione ed ai miglioramenti nell’operatività e nell’efficienza del sito di Sarroch, il gruppo Saras è certo poter sfruttare al meglio le future opportunità di mercato», ha sottolineato il presidente Gian Marco Moratti.
Tornando ai numeri, nel quarto trimestre i ricavi sono risultati stabili a 2,9 miliardi. L’ebitda comparable è migliorato a 64,4 milioni da 17,6 milioni di un anno prima. «Anche l’ultimo trimestre 2013 - ha detto il presidente Gian Marco Moratti - è stato caratterizzato da margini estremamente depressi per il settore della raffinazione europea, soprattutto a causa di tensioni geopolitiche in vari Paesi produttori ed esportatori di petrolio. Nonostante il difficile contesto, il Gruppo Saras é riuscito a cogliere interessanti opportunità commerciali», ha spiegato Moratti. Aggiungendo poi che, «guardando al futuro, nel 2014 si prevede un graduale miglioramento dei margini di raffinazione, anche per effetto dell’attesa distensione delle tensioni in Libia ed Iran, e della progressiva ripresa del ciclo economico e dei consumi petroliferi».
Sul progetto di jv commerciale tra Saras e Rosneft, il recente annuncio di Rosneft dell’intenzione di acquisire il business di Morgan Stanley dedicato alle attività di trading in ambito petrolifero «rinforza ulteriormente i programmi di sviluppo delle attività commerciali ed offre nuove prospettive. Le società intendono quindi ribadire il loro impegno nello sviluppo di attività commerciali congiunte, da perseguire in maniera coerente con l’acquisizione da parte di Rosneft del business di Morgan Stanley precedentemente citato».
La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2013 è risultata pari a -8 milioni di euro, in notevole miglioramento rispetto alla posizione di inizio anno (-218 milioni) e anche rispetto a quella al 30 settembre (-171 milioni).
Mar. Man.