Simona Verrazzo, Vanity Fair 12/2/2014, 12 febbraio 2014
QUANDO SI VIVEVA A CREMOR TARTARO
Esce il tailleur, arriva la sigaretta elettronica; vanno in pensione le riparazioni Tv, ma tutti usiamo le cialde per il caffè. Come siamo cambiati in 100 anni? Lo racconta il nuovo paniere dell’Istat, che fotografa l’Italia attraverso i beni e sevizi che compongono la spesa delle nostre famiglie oggi: 614 voci contro le 59 del 1928, quando riscaldavamo la casa a carbone e usavamo il cremor tartaro (ovvero: lievito, lo sapevate?) in cucina. Passando per gli anni del boom economico, la moda dei jeans, fino ad oggi: che facciamo la raccolta differenziata, spendiamo più di 2000 euro all’anno per cani e gatti e i giornali non sono più di carta.
1928. stipendio medio: 200 lire
un chilo di pane costa: 0,5 lire
Nel paniere ci sono 59 voci («posizioni rappresentative»), in 5 categorie: alimentazione, vestiario, abitazione, riscaldamento/luce, varie.
entrano:
Cremor tartaro (lievito), Carbone e legna, Tovaglie e tovaglioli, Pennini e inchiostro,
Olio di fegato di merluzzo.
1939 stipendio medio: 600 lire
un chilo di pane costa: 1,60 lire
Le voci diventano 64, sempre
in cinque categorie. Un paniere piuttosto povero: siamo alle porte della Seconda guerra mondiale.
entrano:
Conserva, Filati cucirini,
Soda Solvay,
Tintura di iodio,
Libro 5a classe elementare.
1954 stipendio medio: 39.000 lire
un chilo di pane costa: 150 lire
Il paniere del boom economico:
le voci diventano 270, in dieci categorie (la più numerosa
è l’alimentazione con 105 voci).
entrano:
Acqua potabile,
Tv ed Elettrodomestici,
Cabina balneare,
Domestica, Cinematografo.
1968 stipendio medio: 120.000 lire
un chilo di pane costa: 230 lire
Il paniere si riduce leggermente:
260 voci in nove categorie (quella «veicoli privati» viene inglobata
in «trasporti e comunicazioni»).
entrano:
Penicillina, Meccano,
Fedi in oro,
Cognac, Cartuccia.
escono:
Nespole, Madapolam (tessuto), Carbone vegetale, Brillantina, Soda Solvay.
1978 stipendio medio: 300.000 lire
un chilo di pane costa: 650 lire
Sono 783 le voci (otto le categorie), con il boom di quelle relative
a istruzione e svago. Spuntano
anche gli animali domestici.
entrano:
Hamburger surgelato, Tailleur, Acquisto cane/gatto/canarino, Gettone telefono, Cassette e dischi.
escono:
Olio di fegato di merluzzo, Tela canapa per strofinacci, Purgante salino, Coke (carbone di petrolio).
1988 stipendio medio: 900.000 lire
un chilo di pane costa: 1.400 lire
ll paniere degli anni ’80, 791 voci,
è dominato dai jeans e in generale dall’abbigliamento, seconda voce dopo alimentari, bevande, tabacchi.
entrano:
Jeans, Tramezzino al bar, Set di cucchiaini in argento, Tessera Fed. It. caccia, Carte da poker.
escono:
Bretelle, Semolino, Modellino auto, Spazzola per abiti,
Mutandine di plastica.
1998 stipendio medio: 1.400.000 lire
un chilo di pane costa: 4.300 lire
Alcolici e tabacchi diventano
una categoria a sé (tra le 12 totali,
con 618 voci). E inizia l’era
della tecnologia e dei cellulari.
entrano:
Telefono cellulare + Pc, Discoteca, Grissini, Lavatura piumone, Giochi per neonati.
escono:
Fucile da caccia, Carta da lettera,
Catino, Macchina per scrivere, Scheda Totip-Totocalcio.
2008 stipendio medio: 1.200 euro
un chilo di pane costa: 2,70 euro
Le voci calano a 533, in 12 categorie. Arrivano l’«insalata in confezione»
e il «pranzo piatto unico», insieme con i primi cibi «senza glutine».
entrano:
Insalata in confezione, Navigatore Gps, Videogame console, Pranzo piatto unico, Combustibile solido.
escono:
Hamburger surgelato, Videocassette + Pellicola fotografica a colori, Pantofole da donna, Tortagelato.
2014 stipendio medio: 1.400 euro
un chilo di pane costa: 3 euro
Ambiente, alimentazione sempre
più curata, tanta tecnologia:
con un totale di 614 voci, è tra
i panieri più ricchi di sempre.
entrano:
Sigarette elettroniche, Cialde per il caffè, Quotidiani on-line, Test
di gravidanza, Sacchetti biologici.
escono:
Tailleur, Yogurt biologico, Riparazioni Tv e pc, Mediazione civile, Pancetta sfusa.