Vincenzo Martucci, La Gazzetta dello Sport 20/12/2013, 20 dicembre 2013
FOGNINI CALCIATORE PER UN GIORNO
Fabio Fognini come Rafa Nadal. Anche l’italiano, come lo spagnolo nel 2011, s’è tesserato per la squadra di calcio locale: il Taggia, per il ligure, l’Inter Manacor, per il maiorchino, le formazioni dove tutt’e due hanno giocato e promettevano grandi cose, da bambini, prima di sposare il tennis. E come il numero 1 del mondo anche il 16 della classifica (primo degli azzurri nella graduatoria dei professionisti della racchetta) si allena quando può con il pallone e con i vecchi amici.
Derby E, così, ha accettato la proposta-sfida: «Domenica, prima di andare al derby di Milano, a San Siro, a tifare Inter, vengo in panchina con voi, per il derby con il Carlin’s Boys Sanremo». Magari giocherà anche «qualche minuto di partita», spera il presidente della società, Giuseppe Ghu, grande amico di papà Fognini, Fulvio, sostenitore della squadra da sempre. Mentre fanno gli scongiuri tifosi e sponsor di «Fogna», atteso il 30 dicembre a Chennai, in India, al via della stagione Atp, temendo domenica alle 14.30 un qualsiasi contrattempo fisico.
Amicizia «Fabio non sfigura, sia pure al nostro livello di campionato di Promozione. E’ un attaccante, gioca da esterno, ed è un ragazzo fantastico: mi ha sempre colpito per l’umiltà, quando si allenava con noi quasi si vergognava di togliere spazio a chi si allena tutta la settimana. E’ legato a noi da una forte amicizia, è in buoni rapporti con l’ossatura della squadra, i suoi amici di sempre che vede solo quando rientra ad Arma, i fratelli Rosso, i fratelli Baracco e Luca Botti», precisa Ghu, artefice della trovata pubblicitaria per l’ultima partita del girone d’andata della formazione, neopromossa, ma seconda in classifica a un solo punto dalla vetta.
Fogna, protagonista l’anno scorso di tre finali Atp in tre settimane consecutive vincendo Stoccarda ed Amburgo e perdendo sotto il traguardo ad Umago, è il cittadino più famoso del comune al confine con la Francia con 15.000 abitanti e, sfoggiando la maglia numero 16 (come da classifica Atp), potrebbe esibirsi sulla sua migliore superficie da tennista, la terra, dove la squadra gioca le partite interne, unica a farlo, tra Genova e la frontiera.
Inter «Io avrei preferito che Fabio diventasse calciatore: fino a 13 anni andava da una parte e dall’altra, ma portava già a casa le prime coppette di tennis e ha optato per quello sport, lasciando la squadra di Arma dov’era cresciuto. Però a calcio gioca bene bene, a livello di Promozione potrebbe spopolare anche oggi, così com’è», irrompe papà Fulvio Fognini, amico fraterno di Spillo Altobelli, tanto che era al seguito della Nazionale ai Mondiali dell’82. Fogna tifa Inter, come tutti i Fognini. «La passione per i nerazzurri l’abbiamo nell’albero genealogico», garantisce papà. Fabio è amico di Poli (ora al Milan) e Criscito (allo Zenit), regalerà presto la racchetta a capitan Zanetti, ha avuto come idolo calcistico il guerriero Ivan Zamorano e poi... Materazzi, ribelle come lui. Ma uno vero. Del resto, Fogna, capace di tutto e di più, l’ha detto: «Amatemi come sono, il Balotelli del tennis». Magari per un giorno lo diventa anche su un campo da calcio.