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 2013  novembre 28 Giovedì calendario

UN LIBRO DA 14 MILIONI DI DOLLARI QUANDO LA CARTA VALE COME L’ARTE


Trecento pagine per 14 milioni e 165mila dollari. A tanto è stato venduto il primo libro stampato in inglese in America del Nord, il Bay Psalm Book che venne edito in 1.700 copie nel 1640 dai primi pellegrini arrivati nei futuri Stati Uniti, ma che ora sopravvive in soli 11 esemplari. Ad aggiudicarsi la rarità battuta all’asta da Sotheby’s a New York è stato il magnate della finanza e filantropo David M. Rubenstein. Lo stesso che nel 2007 si aggiudicò per 21 milioni di dollari una delle 17 copie esistenti della Magna Carta che ora verrà esposta nella galleria a lui dedicata dai National Archives a cui l’aveva data in gestione. E che garantisce che renderà visibile a tutti anche il nuovo acquisto.
Che un libro potesse arrivare a valere tanto si era già visto con gli Uccelli d’America di John James Audubon, volume illustrato, colorato a mano, dell’inizio del XIX secolo, venduto per 11 milioni e mezzo di dollari nel 2010. Nel ramo libri stampati, il record fino a ieri era suo, mentre ben altra cifra hanno raggiunto opere scritte a mano come la Magna Carta, appunto, o il Codice Leicester di Leonardo da Vinci, comprato da Bill Gates per 30 milioni e 800mila dollari nel 1994. E poi ci sono le First Folio, prime edizioni di Shakespeare, la Bibbia di Gutenberg, primo libro stampato a caratteri mobili in Europa, anno 1456, o il settecentesco Traité des Arbres Fruitiers del botanico francese Henri-Louis Duhamel du Monceau: tutti venduti a cifre milionarie, che riconoscono un valore da opere d’arte a quei volumi.
Il Bay Psalm Book è anche un testo che racconta la storia di chi lo ha stampato, i Puritani migrati nella Massachusetts Bay che ebbero l’ambizione di scrivere un libro di salmi più vicino a loro parere all’originale ebraico. La macchina per la stampa arrivò da Londra nel 1638 insieme a 240 risme di carta e fu un inserviente del reverendo Jose Glover a stampare le copie. Ora, sarà la Old South Church di Boston, la stessa dove fu battezzato Benjamin Franklin, a ricevere quei milioni, che saranno usati «per il nostro ministero», come ha dichiarato un’entusiasta reverenda Nancy Taylor.
«Ma per aggiudicarsi un libro figurato del Cinquecento in splendide condizioni bastano anche 300 euro»: parola del decano dei librai antiquari italiani Mario Scognamiglio, anima della storica Libreria Rovello di Milano, dove erano di casa gli appassionati, per primo Umberto Eco, che però è stata costretta a chiudere lo scorso gennaio. Per l’esperto, cifre come quella battuta ieri da Sotheby’s sono il giusto prezzo. «Il Bay Psalm Book», spiega Scognamiglio, «è un esemplare molto raro. L’ultima copia fu venduta nel 1947, certe cifre non mi sorprendono. Stesso discorso per la Magna Carta o la Bibbia di Gutenberg. Libri così si trovano una volta ogni cento anni. Ma come dicevo, sul mercato ci sono bellissimi libri anche a poche centinaia di euro, e c’è un pubblico che li desidera, soprattutto in Gran Bretagna. Negli Stati Uniti comprano le università e le biblioteche, a parte le eccezioni». In Italia, invece non va così: «Oltre a me, hanno chiuso in molti, con la crisi. Gli acquirenti nel nostro Paese sono circa 500, non di più. Inoltre da noi, purtroppo, università e biblioteche non hanno soldi ». E miliardari filantropi pronti all’acquisto, non se ne vedono.