Roberto Angelino, Oggi 25/9/2013, 25 settembre 2013
SOLLECITO AI CARAIBI
Bayahibe (Repubblica Dominicana),
settembre
A Seattle, giorni fa, Amanda Knox era preoccupata per lui: «Sono triste per Raffaele, la gente dovrebbe capire che anche lui è innocente come me. Poveretto, m’ha confessato che non si sente più accettato da nessuna parte. Un inferno. E distrutto e sta provando a ritrovare un posto da chiamare casa». Adesso, forse, quel posto Raffaele Sollecito l’ha finalmente trovato: è un paradiso ai Tropici e si chiama Bayahibe, affacciato su una delle spiagge più belle nel Sud-Est di Santo Domingo. Dove il ventinovenne barese, protagonista al processo per l’assassinio a Perugia di Meredith Kercher, ha deciso di trasferirsi per almeno un mese, saltando (come aveva annunciato a Oggi due settimane fa) la prima fase del dibattimento d’appello che, dopo l’annullamento della sentenza di assoluzione, comincia il 30 settembre a Firenze. E la mente va subito ad altri nostri connazionali rintanatisi da quelle parti in attesa di chiarire la propria posizione giudiziaria: dall’ex presidente del Perugia calcio Luciano Gaucci, quando era ricercato nel 2007, al senatore Marcello Dell’Utri (in attesa di sentenza definitiva) lo scorso anno. Per la verità l’intenzione di Raffaele Sollecito di partire per «una località segreta dei Caraibi» era trapelata a metà settembre, in un’intervista concessa al quotidiano britannico The Mirror. Sollecito la smentì sul suo profilo Facebook e in una richiesta di rettifica scrisse: «La notizia non è vera. Anzitutto perché non esiste località segreta in nessuna parte del mondo, dal momento che io mantengo la mia identità. Sono un uomo libero, viaggio con il mio passaporto italiano e cerco semplicemente di preservare la mia privacy quando viaggio in cerca di opportunità lavorative».
UN NUOVO INIZIO?
Amanda Knox, appena tornata in America, aveva detto chiaro e tondo che nel nostro Paese non avrebbe mai più messo piede. Sollecito, invece, sebbene non nasconda l’amarezza per come si è sentito trattato dal sistema giudiziario e mediatico italiano, si è sempre dichiarato disposto a rientrare in patria dopo un giro negli States, dove ha cercato lavoro nel mondo dei computer. Tuttavia i maligni sollevano il dubbio: forse, oltre che per rilassarsi, il ragazzo ha scelto i Caraibi per tentare un nuovo inizio. Magari nel business multimediale con un nuovo progetto di lavoro e nuovi soci. A Bayahibe gira sempre in compagnia di un imprenditore romano che in Repubblica Dominicana ha trovato una moglie bellissima e parecchi business in campo turistico. Proprio questo amico pieno di conoscenze, avrebbe aiutato Sollecito a trovare casa a due passi dal Viva Dominicus Beach, il villaggio ai Tropici più amato dagli italiani. E alla fine la scelta è caduta su un appartamento nel residence Casa Caribe Tamarindo, trionfo di piscine e palme. In giro non si fa vedere molto: la mattina dorme fino a tardi, poi fa un bagno nella stupenda spiaggia libera tra gli hotel (dove l’italiano Diego ha un baretto e affitta ombrelloni e sdraio), quindi va a mangiare in uno dei ristorantini della zona. Con sé ha sempre l’inseparabile computer, per il quale è perennemente alla ricerca di una wireless zone dove collegarsi a Internet. Quasi sempre lo fa nel locale più alla moda della strada pedonale dietro al Dominicus, L’ombelico del Mundo, che ha una rinnovata gestione italiana. Al bancone del bar, Sollecito ha fatto la conoscenza di parecchi connazionali che vivono a Bayahibe, specie di un certo Claudio, con le braccia piene di tatuaggi, un pavese da poco trasferitesi per lavoro, suo compagno fisso in epiche partite serali a calcio-balilla.
BELLEZZE LOCALI
A L’ombelico del Mundo tutti assicurano che Raffaele è astemio e non ha mai assaggiato neppure una goccia di Barcelò Imperial, il celebre rhum dominicano. Quanto alle amicizie femminili. Sollecito ha di recente spiegato a Oggi: «La mia vita sentimentale è un casino. Spostandomi spesso, passo da una relazione all’altra. Finiscono tutte male. E ora sono single». A Bayahibe, comunque, pare sia stato visto un paio di volte avviarsi verso casa in compagnia di un paio di strepitose bellezze locali.
Roberto Angelino