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 2013  agosto 05 Lunedì calendario

Anno X – Quattrocentoottantasettesima settimanaDal 29 luglio al 5 agosto 2013Vi avevano detto«Berlusconi non farà mai cadere questo governogli conviene troppo star seduto al tavolo che conta»Volevano dire: ma quanto tempo potrà restare al tavolo che conta? La Cassazione ha confermato in via definitiva la condanna a quattro anni per evasione fiscale

Anno X – Quattrocentoottantasettesima settimana
Dal 29 luglio al 5 agosto 2013

Vi avevano detto

«Berlusconi non farà mai cadere questo governo
gli conviene troppo star seduto al tavolo che conta»

Volevano dire: ma quanto tempo potrà restare al tavolo che conta? La Cassazione ha confermato in via definitiva la condanna a quattro anni per evasione fiscale. Gli anni sono ridotti a uno per via dell’indulto, e sarà ridotta (ci sarà un nuovo appello) anche l’interdizione dai pubblici uffici. Ma intanto gli hanno ritirato il passaporto, perderà il titolo di cavaliere e da metà ottobre dovrà restare chiuso in casa agli arresti domiciliari oppure essere affidato a degli assistenti sociali. L’uomo è stato così allontanato per sempre dai tavoli che contano? Non si sa. Intanto la sua reazione è stata veemente: ha imposto ai suoi di consegnare ai capigruppo lettere di dimissioni dal Parlamento, che diventeranno esecutive se non gli sarà concessa la grazia. Ha poi tenuto un comizio furente, in via del Plebiscito a Roma (davanti a casa sua), e ha ripetuto la solita accusa ai magistrati di essere un partito che opera col solo intento di farlo fuori. Però ha aggiunto che «il governo deve andare avanti»: dopo due giorni di tormenti, i familiari lo hanno alla fine persuaso che le sue aziende, molto rivalutate in Borsa nel primo semestre, pagherebbero assai cara una crisi. Le ultime dicono che l’ex Cavaliere si prepara a riaprire i giochi in ottobre per andare al voto a febbraio-marzo dell’anno prossimo. E in quel caso il candidato premier del centro-destra sarà sua figlia Marina.

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Vi avevano detto

«Con la morte di Osama
al Qaeda è finita per sempre»

Invece gli Stati Uniti sono convinti che, in un luogo imprecisato, sta per scattare un attacco terroristico in grande stile, non si sa se in patria o all’estero. Fino a sabato prossimo, per prudenza, sono state chiuse 22 sedi diplomatiche tra il Nord Africa e l’Afrghanistan, tra queste Algeri, Bagdad, Amman, Il Cairo, Dubai, Tel Aviv. E si sono messi in guardia i turisti in viaggio in quelle zone. Anche gli inglesi hanno chiuso, lo scorso week end, la loro sede di Sana’a. Il terrore è che si ripeta l’attentato di Bengasi, in cui persero la vita l’ambasciatore Chris Stevens e altri tre americani. Era la notte tra l’11 e il 12 settembre di un anno fa. E un altro 11 settembre si avvicina. L’allarme è scattato per via di alcune intercettazioni di membri della cellula yemenita di al Qaeda, nelle quali si sarebbe sentita la frase «Dobbiamo preparare un grande attacco dal significato strategico». Altri segnali: fughe in massa dalle carceri libiche e irachene, e tra gli evasi ci sarebbero importanti membri di al Qaeda. E attacchi sempre più frequenti agli Stati Uniti del successore di Osama, Ayman al Zawahiri.

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Vi avevano detto

«Il fisco si è fatto più buono
e non vesserà più i cittadini»

Volevano dire: con i commercianti, però, è un’altra cosa. E infatti, tra venerdì 2 e domenica 4 agosto, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, ha messo a segno un centinaio di controlli a tappeto in tutte le località turistiche più rinomate, Capri, Portofino, Porto Cervo, Porto Rotondo, Iesolo, Sottomarina di Chioggia, e poi quasi una quarantina di esercizi in Puglia e i bar-ristoranti di Taormina e Cefalù. Il metodo è sempre lo stesso: un finanziere si piazza vicino alla cassa e verifica che il numero di scontrini, da quel momento in poi, sale vertiginosamente rispetto alla media dei giorni precedenti. È la prova che va fatta una verifica a tappeto. Sono stati messi nel mirino anche le musiche e i video trasmessi nei locali: i diritti d’autore erano stati pagati?

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Vi avevano detto

«Putin non si guasterà mai con gli Stati Uniti
la spia Snowden deve rassegnarsi a vivere in aeroporto»

Volevano dire: a Putin non pare vero di fare un dispetto a Obama. E infatti, giovedì 1° agosto, 39° giorno di vita nella zona transiti di Sheremetyevo, l’ex programmatore dell’Agenzia per la sicurezza nazionale Usa, quello che ha fatto sapere agli americani che ogni loro telefonata è registrata e archiviata, ha ottenuto asilo politico in Russia per un anno. È probabile che a questo punto Obama cancellerà la visita a Mosca in programma per i primi di settembre. Con il documento che ha ricevuto, Snowden può girare liberamente per il Paese, anche se probabilmente manterrà una certa riservatezza sui suoi spostamenti.

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Vi avevano deto

«Nessuno guadagna
come i politici nostrani»

Volevano dire: basta non fare confronti con l’Europa. Un eurodeputato infatti guadagna, tra stipendio base, diarie, bonus, indennità giornaliere e di trasferta, 213.924 euro l’anno, cioè 17.827 euro al mese. A questi bisogna aggiungere 21.209 euro al mese per viaggi, gettoni di presenza, appartamenti, uffici (almeno due, di cui uno in patria) e il personale. Questo significa quasi mezzo milione di euro di entrate all’anno (468.432 euro). Ovvero 2,3 milioni nel quinquennio. Moltiplicato per tutti gli eurodeputati (oggi 766) fanno quasi 1,8 miliardi di costo complessivo per i soli eletti.

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Vi avevano detto

«Tutto il mondo viene qui
a comprarsi le aziende italiane»

Volevano dire: qualche volta capita anche l’inverso. E questo "inverso" può essere anche clamoroso, come il fatto che la Panini di Modena si sta comprando addirittura Topolino. In base all’accordo di cui s’è avuta notizia martedì 30 luglio, l’editore italiano rileverà dalla Disney la divisione periodici (Disney Publishing) che oltre a Topolino fa Bambi, Winnie the Pooh, Principesse, Witch e altre riviste. La Panini in Italia già pubblica le strisce dei supereroi della Marvel Comics. Oltre che leader mondiale delle figurine da collezione è il quarto editore europeo per ragazzi e con questa operazione crescerà ancora.

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Vi avevano detto

«Nessuna tv è brutta
come quella che vediamo noi»

Volevano dire: è una cosa a cui si può credere finché non si vedono i programmi degli altri. Qualche esempio: in Pakistan un quiz per coppie riserva ai vincitori il premio di un bambino abbandonato. Nel programma olandese Cavie i concorrenti devono anche mangiare pezzetti della propria carne. Sempre in Olanda, una serie di interviste a malati terminali si conclude con l’indicazione delle persone a cui il moribondo intende donare i suoi organi. In Cina i condannati a morte vengono filmati fino a un istante prima dell’esecuzione, e il programma che trasmette questi video è un successo nazionale. Altri programmi che circolano sul pianeta: in uno si regala un’operazione di chirurgia plastica, in un altro si mette all’asta la verginità dei concorrenti, in un terzo si obbliga una persona avvenente a convivere con una sfigurata o deforme, ecc.