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 2013  maggio 27 Lunedì calendario

Anno X – Quattrocentosettantasettesima settimanaDal 20 al 27 maggio 2013Vi avevano detto«Il Movimento 5 Stelle continua a crescereGrillo è ormai il padrone d’Italia»Invece nelle amministrative di domenica scorsa i grillini sono precipitati: intorno al 6% in Val d’Aosta, tra il 12 e il 13% a Roma

Anno X – Quattrocentosettantasettesima settimana
Dal 20 al 27 maggio 2013

Vi avevano detto

«Il Movimento 5 Stelle continua a crescere
Grillo è ormai il padrone d’Italia»

Invece nelle amministrative di domenica scorsa i grillini sono precipitati: intorno al 6% in Val d’Aosta, tra il 12 e il 13% a Roma. Scriviamo mentre lo spoglio è ancora in corso e le notizie sicure sono queste: a Roma vanno al ballottaggio il candidato del Pd, Ignazio Marino (intorno al 40%), e il sindaco uscente, Gianni Alemanno (31-32%). Tutto secondo le previsioni per l’ousider Alfio Marchini (più o meno il 10%), forte delusione per il grillino Marcello De Vito, sceso addirittura sotto il 15%: poche settimane fa, i candidati di Pd e Pdl avevano un solo terrore, quello di dover andare al ballottaggio con l’uomo di Beppe Grillo. L’altro dato impressionante è quello dell’astensione. A Roma ha votato un elettore su due, nelle altre città si è rimasti più vicini al 60% che al 70%. Si tratta delle percentuali di partecipazione più basse della storia. In altri termini: la delusione per la politica si traduce ormai direttamente nel non-voto. Al comico genovese non sembra più concesso di attingere come prima al serbatoio della rabbia.

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Vi avevano detto:

«Siamo sull’orlo del baratro,
se continua così usciamo dall’Europa»

Perché allora la Fiat chiede agli operai di lavorare due sabati al mese?
Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, ha lanciato un grido d’allarme impressionante: «Il Nord è sull’orlo di un baratro economico che trascinerebbe tutto il Paese indietro di mezzo secolo, escludendolo dal contesto europeo che conta. È questo quello che vogliamo?». Spinge perché si allarghino un po’ i cordoni della borsa e ci si ricominci un minimo a indebitare per rilanciare l’economia. Ma un big come Guido Barilla lo ha attaccato: Confindustria pretende di rappresentare aziende con interessi contrapposti, è un carrozzone che, se continua così, non ci porta da nessuna parte. Squinzi gli ha risposto per allusioni, sull’Ilva (vedi sopra) non ha detto una parola, e non ha neanche accennato alla rottura con l’eretico Marchionne, che intanto a Pomigliano ha incassato un bel successo: la Panda tira, e alla fabbrica è stato chiesto di lavorare due sabati al mese.

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Vi avevano detto:

«L’amore omosex è ormai sdoganato
A Cannes ha persino vinto la storia di due lesbiche»

Come mai allora a Parigi un milione di persone ha sfilato contro le nozze gay?
La legge Taubira, che autorizza il matrimonio tra omosessuali, ha superato il vaglio del Consiglio di Stato ed è stata promulgata da Hollande. L’hanno contrastata per sei mesi decine di manifestazioni e da ultimo un corteo-record a Parigi di un milione di persone (ma secondo la polizia erano 150 mila) che ha cantato, in difesa dei valori, la Marsigliese e una versione modificata di Non, je ne regrette rien di Edith Piaf. Martedì 21 maggio, una protesta ancora più clamorosa: lo scrittore Dominique Venner, 78 anni, è andato a spararsi in bocca a Notre-Dame, proprio con l’intenzione di reclamare contro «l’orrore» dei matrimoni omosessuali. Ad onta di tutto, oggi a Montpellier, prime nozze francesi tra amanti dello stesso sesso. I due si chiamano Bruno e Vincent. La Francia è il 14° paese a legalizzare le unioni gay.

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Vi avevano detto:

«Nonostante tutto
le donne italiane
il problema dell’aborto
non ce l’hanno più»

Non sapevano che si praticano più interruzioni di gravidanza clandestine adesso che trent’anni fa.
Il dato ufficiale dice che gli aborti illegali sono in Italia ventimila l’anno. Ma Bruno Mozzanega, dell’Università di Padova, precisa: «Agli aborti clandestini sottostimati in 20mila casi all’anno, si devono aggiungere, come segnala l’Istat, 73mila aborti spontanei, aumentati, rispetto al 1982, di 17mila casi all’anno. Un incremento medio del 30% che però nelle minorenni sfiora il 70%. Se questo surplus di aborti spontanei rappresentasse anche solo in parte gli insuccessi (5-10%) dei farmaci abortivi di contrabbando, ne emergerebbe un sommerso illegale di dimensioni inimmaginabili a carico soprattutto delle giovanissime».