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 2013  maggio 20 Lunedì calendario

Anno X – Quattrocentosettantaseiesima settimanaDal 13 al 20 maggio 2013Vi hanno detto:«Pd e Pdl insieme?È impossibile che duri»Volevano dire: Pd e Pdl insieme? È difficile che non duriNel processo Ruby, la Boccassini ha chiesto per Berlusconi sei anni di carcere e l’interdizione dai pubblici uffici

Anno X – Quattrocentosettantaseiesima settimana
Dal 13 al 20 maggio 2013

Vi hanno detto:

«Pd e Pdl insieme?
È impossibile che duri»

Volevano dire: Pd e Pdl insieme? È difficile che non duri

Nel processo Ruby, la Boccassini ha chiesto per Berlusconi sei anni di carcere e l’interdizione dai pubblici uffici. Se la Cassazione confermerà, il Parlamento dovrà poi sancire l’esilio definitivo del Cav dalla politica. Oggi il Cavaliere è senatore, dunque dovrà pronunciarsi il Senato, dove Berlusconi è in minoranza. Ma se, prima dell’irreparabile, il Cavaliere facesse cadere il governo, si andasse alle elezioni e lui le vincesse facendosi eleggere alla Camera, avrebbe, alla Camera, una maggioranza sufficiente per impedire la ratifica della sua decadenza dai diritti civili. Quindi... Quindi niente, perché se Berlusconi facesse cadere il governo, Napolitano non scioglierebbe le camere ma farebbe approvare una legge elettorale diversa dall’attuale e il Cav non potrebbe più contare sul premio di maggioranza. Neanche il Pd, tuttavia, può far cadere il governo. In questo caso, infatti, Napolitano scioglierebbe le Camere e si dimetterebbe: e la sinistra finirebbe col trovarsi Berlusconi addirittura al Quirinale. Questa paralisi perfetta, controllata da Napolitano, è complicata dai seguenti fatti: la Cassazione ha passato alla Corte costituzionale il dossier sul sistema elettoraler detto Porcellum e la Corte potrebbe dichiararlo incostituzionale in tutto o in parte. La sinistra del Pd continua ad agitarsi: sabato una manifestazione piuttosto imponente a Roma, con Rodotà e Maurizio Landini sul palco, ha attaccato le larghe intese e, soprattutto, il fatto che i democratici si siano tenuti alla larga dal corteo. Il nuovo segretario democratico Epifani ha risposto contrattaccando Vendola «e quelli che non si assumono responsabilità».

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Vi hanno detto:

«Il mercato è precipitato
e non si comprano più case».

Volevano dire: «Il mercato è precipitato e non si vendono più case».

La notizia è di mercoledì scorso: rispetto al 2012 le compravendite di immobili sono precipitate del 25,7%, un dato che ci riporta ai minimi del 1985. Nel confronti con il 2006, il crollo è addirittura del 49%. Non si tratta tuttavia di difficoltà nell’acquisto, ma di difficoltà nella vendita. In altri termini, i proprietari resistono all’idea di abbassare i prezzi di quel 20-30% che convincerebbe i potenziali acquirenti a comprare (e poi a ristrutturare, dando un minimo di fiato all’edilizia). Il sito idealista.it segnala infatti che, per esempio a Milano, appena il 3,7% del venditori ha rivisto al ribasso il prezzo iniziale degli immobili messi sul mercato. A Roma il 5,6%, a Palermo il 4%, a Bologna il 4,8 eccetera. Le riduzioni proposte sono al minimo, di solito inferiori al 10%. Ed è per questo che il mercato non si muove. Marco Liera: «È più saggio incassare oggi il 20-30% in meno di quanto chi vende ha in testa piuttosto che rischiare una svalutazione ben peggiore tra due-tre anni. Ed evitare nel frattempo di pagare un’Imu che, rispetto all’Ici, ha comportato un rincaro fino al 240% in due anni». Il governo, che intende riscrivere completamente la tassa introducendo un criterio di progressività, ha intanto emanato il decreto che sospende il pagamento della rata di giugno dell’Imu sull prima casa. Piccolo guaio: centomila italiani l’hanno già pagata.

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Vi hanno detto:

«Il Corriere della Sera è un’istituzione
quindi non chiuderà mai»

Volevano dire: l’unico modo per salvare il Corriere della Sera è considerarlo un’istituzione, cioè un soggetto che non sottostà alle leggi del mercato.

Il più importante quotidiano italiano, vecchio di 135 anni, è tecnicamente fallito: un miliardo di debiti, perdite per 500 milioni l’anno scorso, perdite per 100 milioni nel primo trimestre di quest’anno, un valore di Borsa che consentirebbe a un raider di portarselo via con appena 300 milioni. Il giovane amministratore delegato, Pietro Scott Jovane, ha immaginato di varare un aumento di capitale da 600 milioni, in due tempi, 400 milioni adesso e 200 in seguito. E di vendere certe partecipazioni considerate non strategiche, come l’immobile di via San Marco (parallela di via Solferino: la sede del giornale ne uscirebbe comunque dimezzata). Ma l’aumento di capitale, concepito prima di tutto per restituire un po’ di soldi alle banche, è fortemente punitivo per gli azionisti, condannati a mettere soldi per vedersi ridotto il valore della quota oppure a uscire di scena per sempre, sanzionando il livello delle perdite (il titolo oggi vale molto meno di un euro, e molti hanno comprato a quattro euro e mezzo). È perciò possibile («molto possibile») che l’assemblea straordinaria convocata per il 30 maggio bocci l’aumento di capitale. È duro pensarlo, ma in quel caso non resterebbe che la strada dei libri in tribunale.

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Vi hanno detto:

«Il piccolo Gianluca è morto,
l’ha ammazzato suo padre»

La madre in lacrime risponde: «No, non è morto. Grazie a lui vivono cinque bambini»

All’alba di venerdì 17 maggio, in una villetta di Misilmeri (Palermo), Ivan Irrera, poliziotto di 39 anni, s’è svegliato, è entrato nella stanza del figlio Gianluca di 7 anni e con la pistola d’ordinanza calibro 9 gli ha sparato alla fronte. Poi gli si è sdraiato vicino e s’è sparato alla tempia. Il bambino, portato di corsa all’ospedale Civico, ha resistito un giorno, poi è morto. Ma la madre, Antonella Cocuzza, s’è proposta di farlo rivivere: «Il mio angioletto salverà tante vite», ha spiegato in lacrime autorizzando i trapianti. Un rene è finito a Torino (ragazzino in dialisi da tre anni), l’altro rene a Salerno (piccolo salvato da una malformazione delle vie urinarie), il fegato a Bergamo (bambino di quattro anni col cancro), i polmoni a Padova (fibrosi cistica in un adolescente di 15 anni), il cuore a Bologna (il cuore di Luca, 9 anni, costretto a vivere chiuso in un reparto, era stato sostituito da un carrellino). Il sistema dei trapianti in Italia è tra i più avanzati d’Europa.

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Vi avevano detto:

«L’anno prossimo Allegri
andrà ad allenare la Roma»

Volevano dire: quello in discussione dovrebbe essere Stramaccioni...

Il campionato di calcio è finito ed è cominciata la sarabanda degli allenatori. Per ora solo a chiacchiere: Mazzarri ha detto che andrà via da Napoli e si suppone che punti all’Inter, dove però Moratti ha confermato Stramaccioni, nonostante la squadra sia finita, in classifica, dietro al Catania (ottavo). Si sa che Berlusconi vorrebbe sulla panchina del Milan Seedorf, che però non ha ancora il patentino da allenatore. E inoltre il detestato Allegri, difeso però a spada tratta da Galliani, ha fatto fare alla squadra un girone di ritorno sensazionale, qualificandosi all’ultima giornata per i preliminari di Champions League. La Juve sembra tranquilla: Conte, dopo aver vinto lo scudetto, ha rinunciato all’anno sabbatico. Ma vuole una campagna acquisti che faccia di nuovo primeggiare i bianconeri in Europa.